Chi ha questi problemi alla vista può ottenere ogni mese un assegno INPS di circa 300 euro

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Alcune patologie della vista sono talmente invalidanti da limitare la capacità lavorativa di chi ne soffre. In questi casi, l’INPS concede una indennità economica laddove siano presenti determinati requisiti di tipo sanitario ed economico. Stiamo parlando della pensione di invalidità civile che si assegna a coloro che possiedono una invalidità certificata tra il 74% e il 99%. Chi ha questi problemi alla vista può ottenere ogni mese un assegno INPS di circa 300 euro. Relativamente all’anno 2021 vediamo quali sono i casi che prendono in esame le tabelle INPS e a quanto ammonta l’importo dell’assegno.

Come e quando si ottiene la pensione di invalidità dall’INPS

Grazie alla Legge n. 118 del 30 marzo 1971, il Governo istituisce l’assegno mensile per gli invalidi civili. Si tratta di una forma di tutela e garanzia che la normativa riserva a persone che presentano una grave limitazione alla propria capacità lavorativa. Benché si parli infatti di “pensione” di invalidità, questo trattamento si assegna ai soggetti che in realtà non sono in età pensionabile. Tale agevolazione infatti si concede ai soggetti invalidi civili di età compresa tra i 18 ed i 67 anni.

Esistono differenti patologie e malattie che possono determinare una tale condizione invalidante da conferire il beneficio INPS a chi ne fa richiesta. In questo approfondimento vogliamo focalizzarci particolarmente sulle malattie che interessano l’apparato visivo. Chi ha questi problemi alla vista può ottenere ogni mese un assegno INPS di circa 300 euro solo se sono presenti determinati requisiti come vedremo.

Relativamente all’assegnazione della pensione di invalidità, riassumiamo di seguito le principali regole che comportano l’attribuzione del beneficio. Il soggetto richiedente deve: avere un’età tra i 18 e 67 anni; essere riconosciuto invalido civile con una percentuale di invalidità non inferiore al 74% per il diritto all’assegno; reddito personale annuo non superiore a 4.931,29 euro.

I beneficiari del sussidio, ricevono nel 2021 un assegno mensile pari a 287,09 euro per un totale di 13 mensilità.

Chi ha questi problemi alla vista può ottenere ogni mese un assegno INPS di circa 300 euro

Ai requisiti generali, si associano poi i requisiti specifici per patologia come prevedono le tabelle INPS di valutazione. Relativamente ai deficit della vista, le patologie per le quali si riconosce un grado di invalidità che potrebbe dare accesso alla pensione sono le seguenti: cecità monoculare con residuo visivo controlaterale superiore a 1/20 o inferiore a 3/50 (invalidità tra 81% e 90%); cecità binoculare (invalidità al 100%); oppure cecità monoculare con visus nell’occhio controlaterale inferiore a 1/20 (invalidità tra il 91% e 100%); cecità monoculare con grave riduzione del campo visivo (invalidità tra il 71% e 80%); restringimento concentrico del campo visivo con residuo inferiore e 10° in entrambi gli occhi (invalidità 80%); cecità parziale con campo visivo residuo tra il 9% e 3% (invalidità 80%).

In questi casi, la percentuale di invalidità potrebbe far scattare il diritto all’assegno mensile. Nel caso di cecità totale, l’importo dell’assegno aumenta ed è possibile richiedere anche ulteriori sussidi economici. È opportuno dunque inoltrare la domanda di pensione all’INPS seguendo le indicazione presenti nell’articolo “Come avere la pensione di invalidità INPS 2021”. Successivamente ai controlli della Commissione INPS, l’interessato riceverà il verbale da parte dell’Istituto di Previdenza Sociale. Le tempistiche per ricevere l’esito della domanda di pensione di invalidità sono consultabili nella guida presente qui.