Nell’epoca moderna assistiamo frequentemente a famiglie contano nel proprio nucleo la presenza di un amico a quattro zampe. L’acquisto di un animale domestico a volte può scaturire dal desiderio di avere in casa una tenera compagnia con cui giocare e condividere momenti ludici. In altre circostanze invece diventa una vera e propria necessità. In questi casi lo Stato riserva ai contribuenti delle agevolazioni fiscali che hanno come scopo principe la tutela della persona e delle sue difficoltà. Se permangono determinate circostanze di vita, infatti, chi ha questi animali in casa potrà richiedere 1.000 euro di rimborsi fiscali all’Agenzia delle Entrate.
Quali tutele economiche assicura l’INPS a chi presenta le seguenti condizioni invalidanti
A volte possedere un animale domestico significa fare in modo che si possano assolvere molte funzioni della vita quotidiana con maggiore serenità. È il caso ad esempio dei soggetti non vedenti che presentano le caratteristiche specificate nella circolare AdE n. 19/E. Per queste persone la normativa fiscale ha disposto un’agevolazione che prevede una speciale detrazione legata al mantenimento del proprio animale.
Tuttavia, essa non è la sola riservata a queste persone. In un articolo precedente abbiamo illustrato un’ulteriore garanzia sul piano previdenziale ad esempio. In caso di certificata menomazione visiva totale, è possibile andare in pensione già a 51 o 56 anni presentando domanda all’INPS. Chi invece presenta cecità parziale può beneficiare di altre forme di agevolazione che prevedono l’erogazione di assegni INPS di 300 euro circa mensili insieme all’accompagno. Volendo analizzare da vicino la detrazione IRPEF che interessa il cane che fa da accompagnatore al non vedente, vediamo di seguito i principali dettagli dell’agevolazione.
Chi ha questi animali in casa potrà richiedere 1.000 euro di rimborsi fiscali all’Agenzia delle Entrate
Secondo quanto indica l’Agenzia delle Entrate, spetta una detrazione IRPEF del 19% sulle spese di sostentamento del cane appositamente addestrato per assistere la persona non vedente. La detrazione massima a cui è possibile accedere ha valore pari a mille euro. Il richiedente può fruire di tale beneficio presentando opportuna richiesta in fase di compilazione della dichiarazione dei redditi.
In tale eventualità egli non dovrà necessariamente documentare ciascuna spesa sostenuta, in quanto fa fede il solo possesso del cane. Tale agevolazione segue limiti di reddito specifici e tende a decrescere laddove si superino determinate soglie. È importante sapere che può avanzare il diritto esclusivamente il soggetto non vedente. Ciò significa che se anche questi risultasse a carico di un familiare convivente, non potrebbe essere quest’ultimo a richiedere il beneficio.
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