Chi ama mangiare etnico deve assolutamente provare questa freschissima ricetta hawaiana. Le spiagge delle Hawaii sono la meta da sogno per eccellenza nell’immaginario comune. Poche persone non le hanno sognate ad occhi aperti almeno per una volta.
Non sono solo gli splendidi paesaggi, le spiagge dalla sabbia bianca e l’idea del mare cristallino. Ma anche il fascino legato a tutto ciò che è percepito come esclusivo o esotico. Quest’ultimo particolare sentimento investe diversi aspetti della vita, finanche il cibo. Si pensi alla sempre maggiore diffusione della cucina etnica e alla presenza sempre maggiore di ristoranti stranieri sulla nostra penisola o all’imperversare di ricette provenienti da cucine come quella turca o giapponese.
Chi ama mangiare etnico deve assolutamente provare questa freschissima ricetta hawaiana
Il suo nome è poke bowl ed è un piatto molto vario dal punto di vista nutrizionale, grazie ai suoi diversi ingredienti: verdure, riso di varietà jasmine e pesce crudo e marinato.
Proprio come quello del sushi o del sashimi. Le similarità non si fermano qui, visto che nella preparazione tornano utili alcuni ingredienti utilizzati anche nella cucina giapponese.
Gli ingredienti
In genere, si usano riso a chicco corto e il tipico tonno hawaiano ahi tagliato a cubetti, pesce spada, polpo, diverse altre varietà di pesce e verdure. Il piatto è completato dalla presenza un topping (cipolle e avocado, ad esempio) e di una salsa, in genere di soia. In alternativa c’è la salsa ponzu, giapponese, che consiste in aceto di riso, succo di limone, brodo di pesce e salsa di soia. Il tutto servito in ciotole monodose dalle splendide decorazioni variopinte. Vediamo come realizzarne una versione casalinga con ingredienti facilmente reperibili.
Dosi per realizzare 4 ciotole di Poke Bowl
- 320 g di riso jasmine (o altre varietà di riso a chicco corto);
- 240 g di salmone fresco (se si vuole usare il tonno, ricorrere a del filetto striato);
- 2 cucchiai di aceto di riso;
- 6 cucchiai di salsa di soia,
- 2 avocado e cetrioli;
- succo di 2 limoni;
- 300 g di pomodorini e fagiolini;
- 4 carote;
- 4 cucchiai di fagiolini di soia già sbucciati;
- olio extravergine di oliva, sale fino, semi di sesamo q.b;
- mezzo cucchiaino di zucchero semolato.
Procedimento
- Tagliare il salmone a cubetti spessi un centimetro.
- Farlo insaporire assieme ad un paio di cucchiai di salsa di soia, succo di limone e sale.
- Lasciarlo a marinare per tre quarti d’ora di tempo.
- Prendere una pentola, riempirla di acqua e salarla.
- Far cuocere il riso jasmine al suo interno. Coprire la pentola e far sobbollire per una decina di minuti, fin quando non assorbe completamente l’acqua.
- Al termine della cottura, togliere la pentola dal fuoco e sgranare il riso con una forchetta.
- Lasciarlo a riposare per circa dieci minuti.
- Mettere il riso in un recipiente grande e aggiungere l’aceto di riso e lo zucchero.
- Lavare e mondare l’avocado, i cetrioli, le carote e i pomodori.
- Tagliarli in listarelle, quindi ottenendo dei bastoncini dallo spessore di circa cinque centimetri.
- Impiattare nelle ciotole da portata.
- Guarnire con fagioli di soia e semi di sesamo.
- Condire con un filo di olio extravergine di oliva e un filo di salsa di soia.
Cos’altro c’è da sapere sul riso jasmine
Il riso jasmine (anche noto come riso thai) ha bisogno di essere risciacquato e lavato più volte fin quando l’acqua con cui viene mondato non è completamente limpida. Per avere una migliore cottura, bisogna rispettare le proporzioni nella pentola: una parte di riso per due parti di acqua. Se avanza del riso cotto, conservarlo in frigo per due tre giorni. Se è crudo, conservarlo in un luogo asciutto e non troppo caldo. In entrambi i casi il contenitore deve essere in vetro e chiuso ermeticamente.
Dove comprare i fagioli di soia e l’aceto di riso
La sempre maggiore diffusione della cucina etnica ha spinto molte grandi catene alimentari a proporre i fagioli di soia (edamame) tra i surgelati. Pertanto, non è difficile trovarli, generalmente già sbucciati. Altrimenti, ci sarà la necessita di recarsi in un negozio etnico. Lo stesso discorso vale per l’aceto di riso, eccetto che per il reparto in cui trovarlo.