Che differenza c’è se cuociamo calamari e polipi o seppie

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Le nostre acque italiane sono ricche di animali con tentacoli, i cefalopodi. E ciascun tipo rallegra la tavola con le sue forme curiose e il suo gusto nei vari periodi dell’anno. Scopriamo oggi qualcosa di importante: che differenza c’è se cuociamo calamari e polipi o seppie e quali sono i periodi migliori per gustare queste specie.

I delicatissimi e colorati calamari

I calamari si trovano a partire dalla primavera. Da marzo in poi si trovano lunghi appena più di un centimetro, di colore bianco rosato.

Sono perfetti per la frittura o il consumo a crudo, freschissimi o appena scottati, con olio e limone.

Quando superano i 7 centimetri sono ottimi per la farcitura con pangrattato, olio, capperi, aglio e prezzemolo. Altrimenti possiamo affettarli a rotelle o aprirli, cuocerli alla griglia e utilizzarli in molti modi, soprattutto in salse per accompagnare la pasta.

L’inchiostro prodotto dai calamari di solito non si usa perché il nero delle seppie è molto più dolce, scuro e succoso.

La seppia imponente dalle carni saporite

Le seppie sono simili ai calamari, ma presentano un corpo più ovale, che si apre sui lati con due lunghi tentacoli che si estendono verso le altre otto braccia.

L’osso duro all’interno della seppia viene solitamente rimosso prima della cottura.

La sua carne tenera ha un sapore più ricco e complesso tra luglio e settembre, dunque gustiamola in questi mesi.

Le seppioline fritte sono una delizia, scegliamole delle dimensioni di mezzo dito, preferibilmente in autunno, quando hanno raggiunto una lunghezza di 15 centimetri: sono ottime per la farcitura con pane grattato, prezzemolo e olio.

Quando le cuciniamo nel loro inchiostro dobbiamo invece utilizzare gli esemplari adulti, che possiedono una quantità maggiore di nero. Il nero di seppia non deve essere usato se lo troviamo dentro la seppia surgelata. Meglio procurarsi a parte quello già pastorizzato.

Che differenza c’è se cuociamo calamari e polipi o seppie

Polpetti e moscardini sono i piccoli del polipo o polpo. Possono essere bolliti e degustati soprattutto in autunno.

Si possono includere in zuppette di pesce con cozze, vongole, cannolicchi e pesce spada o gamberi.

Sono perfette per gli amici che non amano mangiare pesci con la lisca.

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