La passione di James Bond per i cocktails è stata fin da subito contagiosa. Da quasi 60 anni si replicano ovunque la sua versione del Vodka Martini e altri celebri mix citati nella saga ideata dallo scrittore Ian Fleming. La prima bevuta si celebra già nel primo film, “Agente 007 licenza di uccidere” uscito al cinema nel Regno Unito il 5 ottobre 1962. Ecco alcuni mix degustati da Sean Connery, e dai suoi successori, nei panni dell’agente segreto, suggeriti da ProiezionidiBorsa. Per un happy hour con brindisi al mito inglese più inossidabile della storia, dopo la Regina Elisabetta II.
La passione del mix, con amici e nemici
Celebra James Bond con uno dei suoi cocktails. Alcuni non si fanno più, sono un pezzo di storia del XX° secolo. Altri sono ancora molto in voga. Il vermouth non è l’unico alleato della spia, in tema di seduzione. Ci sono anche il bourbon, nel cocktail Mint Julep, del film Goldfinger, mentre in Thunderball c’è il rum, nel Rum Collins cocktail. Glielo offriva il ‘cattivo’ della situazione, interpretato dal raffinatissimo attore italiano Adolfo Celi. Si prepara con zucchero, succo di limone, rum bianco e limonata. Il Bloody Mary, a base di vodka e succo di pomodoro compare in “Mai dire mai”.
Celebra James Bond con uno dei suoi cocktails
Connery e Brosnan bevono 11-12 volte nel corso di un film. Craig arriva a 20 drink e nel film Spectre lancia il Martini Belvedere, con oliva siciliana. Ma lo vediamo stappare anche una birra Heineken. Il più celebre dei cocktail di 007 resta però il Vesper Martini rigorosamente “agitato e non mescolato”, che appare per la prima volta in “Casino Royale”. Prende il nome da Vesper Lind, la prima bond girl in assoluto, di cui la spia si innamora nel corso della saga. Per prepararlo servono un calice da champagne, del Martini secco, tre parti di gin, una di vodka, mezza di Kila Lillet. Si agita decisamente e poi si aggiunge una scorza di limone lunga e sottile.
Dopo Sean, i drink dei ‘nuovi Bond’
Il classico Whisky& Soda non si vede quasi mai al cinema, ma è citato ben 21 volte nei romanzi che vedono come protagonista, appunto, James Bond . Il Vodka Tonic con l’aggiunta di angostura bitter appare in “Licenza di uccidere” e in “Al servizio segreto di Sua Maestà”. Il cocktail Americano non appare mai sul grande schermo fino a “Bersaglio mobile” del 1985. È un drink adatto per una cena francese in un ristorante francese, precisa l’autore. Perciò si può usare la Perrier, più chic della soda. Ecco infine il Mojito, un cocktail che appare poco sullo schermo e per nulla nei romanzi. Lo incontriamo ne “La morte può attendere” con Pierce Brosnan nei panni della spia, Rosamund Pike e Madonna. Si gira a Cuba e Halle Berry sorge dalle acque in un omaggio alla bond girl Ursula Andress, prontissima a gustarlo.