Castelli in Lombardia? Conosciamo Soncino. Vi solletica l’idea di andare a caccia di castelli in Lombardia? Conosciamo Soncino, nel cuore della pianura Padana.
Uno dei borghi più belli d’Italia
L’imponenza delle alte mura, la rocca con la torre cilindrica e il verde smeraldo della vegetazione che lo circonda rendono Soncino uno dei borghi più belli d’Italia.
Situato nella provincia di Cremona e al confine con quella di Brescia, Soncino ha il fascino tipico di un castello medievale. L’ideale per una gita fuoriporta da compiere – perché no? in bici. Il piccolo borgo è infatti unito alle due altre città murate della provincia, Crema e Pizzighettone, da una ciclabile immersa nel verde.
La mitica Aquaria
La zona dove sorgerà Soncino è nota fin da tempi remoti per la fertilità delle sue terre. Là dove quasi tremila anni fa dominava la palude, i celti venuti d’oltralpe, vi stabilirono un piccolo villaggio. Un secolo più tardi, i galli (galli e celti sono sinonimi) vennero sconfitti dai romani. I nuovi padroni vi insediarono un piccolo villaggio. Lo chiamarono Aquaria, per via delle risorgive che ne alimentavano il terreno. Ad oggi la mitica Aquaria non è ancora stata individuata con esattezza.
Archeologia e trattori
Ogni tanto capita che i contadini, durante l’aratura del campo, sentano le lamine dei trattori incepparsi in qualche cosa di strano. Sono riaffiorati così la maggior parte dei reperti archeologici rinvenuti nei pressi di Aquaria e Soncino. Custoditi nel piccolo museo archeologico ospitato nel castello di Soncino, si trovano i manufatti della mitica Aquaria, tra cui un tesoretto di monete celtiche.
Cosa facevano i romani ad Aquaria? Mattoni. Costruivano mattoni nelle fornaci: Aquaria era una zona industriale periferica.
La toponomastica.
Una curiosità del luogo deriva dalla toponomastica, la scienza che studia l’origine dei nomi dei luoghi. Infatti Gallignano, un piccolo comune a pochi kilometri da Soncino, svela l’origine gallica di un successivo insediamento romano. Un po’ come Sinigaglia, nelle Marche. O Gallipoli, in Puglia.
La storia
Soncino compie il suo ingresso nella storia soltanto nel settimo secolo, cioè molto tempo dopo l’abbandono della mitica Aquaria. L’area dove sorge oggi il castello è stata fortificata progressivamente nel corso dei secoli. Assumerà la forma attuale attorno al quattordicesimo secolo, grazie ai Visconti di Milano.
Castelli in Lombardia? Conosciamo Soncino.
Il borgo sarà per i milanesi l’estremo avamposto al confine con i territori della Serenissima. Verrà annessa ai possedimenti di Carlo V d’Asburgo, imperatore del Sacro Romano Impero, poi ai veneziani e ai francesi. Passerà di nuovo ai milanesi, agli austriaci e a Napoleone. Fino ad essere annessa tra i territori del neonato Regno Lombardo Veneto. Vi arriveranno persino alcuni stampatori ebrei che appresero direttamente da Gutenberg i segreti della stampa, insediandosi a Soncino per molto tempo. La loro abitazione a forma di torre è oggi visitabile, la si incontra passeggiando nel borgo.
Il baco da seta
Nella Soncino dell’Ottocento sono attive oltre cinque filande dove lavorano centinaia di operaie: l’allevamento del baco da seta è la maggiore attività industriale. L’ex filanda Meroni, un edificio affascinante per lo stile architettonico, restituisce l’idea della fiorente attività che si svolgeva. I numerosi e maestosi palazzi testimoniano l’instaurarsi di una classe di mercanti e produttori molto abbienti.
A meno di un’ora di strada da Milano, qualcuno è in cerca di castelli in Lombardia? Conosciamo Soncino! Qualche enoteca con cucina locale saprà certamente soddisfare anche i palati più fini.