È necessario fermare il tempo. Preparare il tortano o il casatiello napoletano, che non sono la stessa cosa, è un rito e una tradizione. Bisogna volerla ripercorrere e mantenere perché l’approccio da utilizzare è molto differente dalle consuete ricette facili e veloci.
Differenza col tortano
Le sfumature nel mix di ingredienti possono essere diverse in base anche è stata tramandata nel tempo la tradizione per lo più orale. Le nonne partenopee ancora dicono che il casatiello simboleggia la corona di spine di Cristo e si distingue dal tortano perché le uova sono messe all’esterno, “chiuse” con le casarelle di pasta.
Ci vuole lo strutto
La ricetta madre del “casatiello napoletano originale” è con lo strutto. Impegnativo, dunque, tant’è che può rappresentare in sé un pasto. Spesso infatti viene saggiato il giorno di Pasqua e poi consumato freddo nel fuoriporta di pasquetta.
Ingredienti
Ecco gli ingredienti occorrenti per una teglia di 32 cm:
a) 600 grammi di farina;
b) 300 ml di acqua;
c) 12 grammi di lievito di birra;
d) 150 grammi di strutto;
e) 400 grammi di salame;
f) 400 grammi di provolone;
g) 70 grammi di pecorino;
i) quattro uova;
h) sale.
Iniziare a preparare l’impasto con farina e acqua. Occorre lavorare l’impasto a lungo e gradualmente aggiungere la sugna e il pecorino. L’impasto si lascia lievitare per un’ora.
Seconda fase
Per il “casatiello napoletano originale” occorre stendere il composto su una spianatoia infarinata. Attenzione a lasciare un po’ di pasta da parte per le casarelle. Occorre poi disporre tutti gli ingredienti all’interno dell’impasto, spolverare con il pecorino e avvolgere il tutto.
Fase tre
Posizionare l’impasto nella teglia circolare (quella per ciambella s’intende) e lasciar lievitare tutta la notte. Al mattino vanno creati dei buchi sul composto per poter posizionare le uova ben lavate e asciugate. Le stesse vanno fermate con le striscioline di pasta (le casarelle).
Infine, tutto il casatiello si bagna con una passata di strutto. Infornare a 160°C per un’oretta circa.