La carbonara del Molise al caciocavallo di Agnone è una preparazione veloce, economica, con sapori e accostamenti inconsueti.
Perfetta per chi ama rivisitare un classico della cucina romana in chiave rustica. Ecco la ricetta scovata dalla redazione Cucina di ProiezionidiBorsa in Molise ad Agnone, patria dell’omonimo caciocavallo. Questa versione, la carbonara del Molise al caciocavallo di Agnone, è realizzata con peperoncini friarielli.
Gli ingredienti
Ecco gli ingredienti occorrenti per quattro persone:
a) 320 grammi di spaghetti alla chitarra;
b) 200 grammi di peperoncini verdi friarelli;
c) due cipollotti bianchi;
d) 100 grammi di guanciale;
e) 50 grammi di nocciole sgusciate;
f) due uova;
g) 1 dl di panna da cucina;
h) 50 grammi di caciocavallo di Agnone poco stagionato;
l) i) due cucchiai di olio extravergine di oliva;
m) sale e pepe, quanto basta;
n) noce moscata, se piace.
Carbonara del Molise al caciocavallo di Agnone
Si prepara in venti minuti, iniziamo accendendo il fuoco sotto la pentola per bollire la pasta. Puliamo i cipollotti che vanno affettati finissimi e i peperoncini friarielli o friggitelli, eliminando i semi e il picciolo.
Tagliarli a fettine e poi rosolare tutto insieme in olio per due minuti, bagnando con due cucchiai di acqua calda. Salare, coprire, abbassare la fiamma e proseguire la cottura per cinque minuti.
Rosolare il guanciale tagliato a dadini in una padella senza condimenti, finché diventa croccante e dorato.
Perché i cavalli non c’entrano col cacio
Tostare le nocciole in una padella arroventata e poi tritarle grossolanamente. Grattugiare il caciocavallo. È questo un formaggio semiduro a forma di pera, a pasta filata, che richiede una lavorazione complessa.
Deve questo nome curioso al fatto che si metteva a stagionare a coppie, legando una corda intorno ai due piccioli e ponendoli “a cavallo” di una trave nelle antiche abitazioni dei pastori. Si presenta con una crosta liscia, all’interno il profumo è intenso. Il sapore dolce e fondente si fa piccante e profondo, se si sceglie quello stagionato. Il caciocavallo più fresco si gusta crudo oppure alla griglia o fritto.
Il tocco finale con granella di nocciole
Passare al mixer le uova con il caciocavallo grattugiato e la panna, unire sale, pepe ed eventualmente noce moscata. Lessare gli spaghetti in acqua bollente salata, sgocciolarli al dente e condirli subito con i peperoncini, la pancetta e la salsa d’uovo e formaggio.
Spadellare a fuoco vivo, decorare con granella di nocciole e servire.