Cambia il modo di viaggiare: più auto e meno aereo

Quando potremo andare in vacanza dopo il coronavirus

Cambia il modo di viaggiare: più auto e meno aereo. Le nostre abitudini si sono trasformate dopo il coronavirus e non è rimasto indenne anche il modo di viaggiare: più auto e meno aereo. Quest’ultima formula di viaggio, sicuramente più veloce, desta ancora preoccupazione secondo una indagine svolta tra italiani dai 18 ai 65 anni dal portale italiani.coop. Si andrà in vacanza in auto e alloggiando in casa insieme a parenti o amici stretti all’insegna del risparmio.

La necessità di spendere di meno è manifestata dal 77%. Pesa come un macigno la crisi economica: a fronte di una spesa prevista ante Covid-19 di 1200 euro in media, oggi si è disponibili a spendere il 20% in meno. Servirà il bonus vacanze ad incentivare il turismo degli italiani nella propria Patria? A leggere il report questa formula di incentivo non è tra i preferiti degli italiani. Solo il 24% pensa di ricorrere al contributo statale. Su un dato non ci sono dubbi: le vacanze saranno più brevi.

In vacanza in sicurezza

Vista la preoccupazione che serpeggia tra gli italiani per il contagio, in valigia oltre a mettere le solite cose troveranno posto mascherine, disinfettanti, igienizzanti e protezioni per il viso. Senza questi prodotti non si parte e per 6 italiani su 10 c’è anche la volontà di installare e usare app di tracciamento dei contagi.

Sarà una estate diversa e bisognerà adeguarsi ai tempi. L’ 88% si dice d’accordo con l’obbligo di mascherine al chiuso e con gli ingressi scaglionati e l’obbligo di prenotazioni. Non convince, invece, il passaporto sanitario. Alcune regioni, tipo la Sardegna, aveva ipotizzato l’introduzione per i turisti ma poi non se ne è fatto nulla.

Quanto incide il fattore preoccupazione

Il caos e l’incertezza del momento sta tenendo a freno gli spostamenti degli italiani. Le regole poco chiare e che cambiano da regione a regione stanno rallentando le prenotazioni. Non c’è lo spirito giusto di voler fare una vacanza. Chi preferisce restare a casa lo fa per paura di ammalarsi, per risparmiare soldi oppure perché con il coronavirus sono insorti i problemi economici. Cambia il modo di viaggiare: più auto e meno aereo nel segno del risparmio a tutti i costi.