Cautela ovunque nonostante siano arrivati alcuni dati macro interessanti.Buone notizie dalla Cina ma i mercati non si fidano ancora, il che spiega perché, da questa mattina, le Borse siano a rallentatore. Intanto, come sempre, gli Usa devono far registrare l’ennesimo stop al pacchetto di aiuti per l’economia, il tutto mentre continua la campagna elettorale di entrambi i candidati. Unici market driver di un certo rilievo sono gli interventi al Fondo Monetario Internazionale dei due governatori delle banche centrali Usa (FED) ed Europa (BCE).
I listini europei
In realtà le contrattazioni sono state rallentate anche a causa di un guasto tecnico che ha fermato sia Borsa di Parigi che tutti i listini gestiti da Euronext, la stessa che ha messo le mani su Borsa Italiana. Ad ogni modo il problema è stato risolto in tarda mattinata. Alle 14.20 l’Europa si salva dalla paura ma non dalla debolezza di listini che ondeggiano tra il territorio positivo e quello negativo. Basta dare uno sguardo alla situazione per capire, come detto, che è vero che arrivano buone notizie dalla Cina ma i mercati non si fidano ancora. Infatti il Dax perde lo 0,25%, il Cac 40 di Parigi non arriva allo 0,15% in territorio positivo e il Ftse 100 perde lo 0,34%.
I rating a Piazza Affari
In tutto questo il Ftse Mib scende, supera, seppur di poco, la parità con un +0,02%. Risultato che di certo non permette di restare sereni. Soprattutto in virtù di una situazione che, sul fronte Covid e contagi, non offre alcuna certezza. Il tutto mentre già si è insinuata la paura di un lockdown a Natale. Di ieri le nuove misure restrittive in ambito di emergenza sanitaria. Ad ogni modo gli analisti non perdono d’occhio la situazione sul fronte dei mercati e, seppur con una certa cautela, a chi volesse investire a Piazza Affari da Kepler Cheuvreux vedono bene Banca Generali cui affidano un rating buy (target fissato a 28 euro invece dei precedenti 26). Da Intesa Sanpaolo invece parlano bene di Hera (HER:MIL) (buy e target a 4,70 euro).
La situazione a Wall Street
Vanno meglio le cose a Wall Street. Alle 14.30 (ora italiana) l’S&P 500 supera lo 0,75%, il Dow arriva a 0,64% mentre il Nasdaq arriva a 0,93%. Proprio mentre si stanno scrivendo queste righe sta parlando, come accennato, il governatore della Federal Reserve Jerome Powell.
Gli eventi più importanti nel calendario macroeconomico
Agli orari prefissati si può consultare il calendario economico per leggere l’esito dei dati macroeconomici pubblicati. I dati più interessanti di oggi, come detto, arrivano dalla Cina e riguardano su tutti la produzione industriale di settembre al 6,9%, ben oltre le attese ferme al 5,8%. Da citare anche i numeri del PIL del terzo trimestre al 2,7%. In realtà si tratta di un risultato inferiore alle previsioni, che si aspettavano un +3,2%. Ma allo stesso tempo è la conferma di una ripresa in atto proprio dove la pandemia è nata.