Lo spread Btp Bund (BTPBUND) ha chiuso la scorsa settimana di contrattazione a 271,39. Nelle scorse settimane era stato toccato l’importante supporto in area 233 ma non si era riusciti a romperlo al ribasso.
Questo era un primo segnale di preoccupazione e non distensivo:
da inizio anno il differenziale ha segnato un massimo a 292 ed un minimo a 233,30. Nell’anno 2018 il massimo ha segnato un massimo a 338,50 ed il minimo a 112.
Ora la situazione grafica diventa preoccupante!
Nonostante il dimissionamento di Siri continuano a preoccupare le scaramucce in seno al Governo e si affollano i dubbi se la compagine rimarrà intatta dopo le elezioni europee.
Sono possibili nuove tensioni e di non poco conto sullo spread e quindi sui Btp?
Attraverso un’analisi matematica e calcoli di probabilità andremo a definire lo scenario più probabile dei prossimi mesi.
Spread Btp Bund: proiezioni per il 2019
Tendenza rialzista
area di minimo 219/281
area di massimo 450/501
Questa proiezione verrà sconfessata solo da una chiusura mensile inferiore ai 233.
A che punto siamo?
Analisi grafica e previsioni per lo spread Btp Bund
Analizziamo 3 time frame differenti del differenziale per mantenere il polso della situazione grafica e proiettare affidabili obiettivi di prezzo.
Legenda Sotto 2 tendenza ribassista. Sopra 1 tendenza rialzista. Fra 1 e 2 lateralità.
Tendenza dello spread di lungo termine a 12 mesi
1 243
2 233
Cosa significa?
Che potrebbe essere possibile un ritorno in area 243 pur mantenendo la tendenza rialzista.
Tendenza dello spread di medio termine a 1/3 mesi
1 253
2 251,09
Cosa significa?
Che potrebbe essere possibile un ritorno in area 253,11 pur mantenendo la tendenza rialzista.
Tendenza dello spread di breve termine a 1 mese
1 258
2 240
Cosa significa?
Che potrebbe essere possibile un ritorno in area 258 pur mantenendo la tendenza rialzista.
Spread Btp Bund_Conclusioni e Strategia
Il trend di breve, medio e lungo termine è rialzista e al momento è valida la proiezione annuale che vede uno spread salire verso i 450/501 nel corso del 2019. Solo una chiusura mensile (poi confermata da una successiva chiusura trimestrale) inferiore ai 233 potrebbe sconfessare questo scenario.
Una chiusura del mese di maggio superiore a 272 farebbe letteralmente impennare le quotazioni con possibili volenti rialzi verso i 338,50 dello scorso anno.
Solo sotto questo livello, la previsione rialzista per l’anno in corso verrebbe sconfessata con un obiettivo verso i 112.