Sarà complicata da un punto di vista organizzativo, dei trattati e degli equilibri commerciali, ma sta di fatto che dalla Brexit in poi la maggioranza degli indicatori macro britannici ha ripreso a crescere e quasi sempre oltre le attese .
Anche oggi il dato sui prezzi delle case, che a detta di molti con la presunta fuga post Brexit avrebbe dovuto crollare…, segna un incremento annuale del 2.5% contro attese di +1.9%.
Dato confermato su base mensile con un +0.6% contro attese a +0.1%.
Pare che i soloni europeisti con le loro profezie di sventura post Brexit non ci abbiano azzeccato molto.
Nel frattempo i paesi mediterranei soffocati da un euro troppo forte annaspano: l’indice dei direttori degli acquisti manifatturieri in Spagna segna 52.9 sotto le attese di 53.1. La soglia della recessione è ancora lontana ma attenzione è un segnale di tendenza da non sottovalutare.
Dato confermato anche in Italia con un 51.5% contro attese a 53.1. Fanno meglio i francesi che hanno goduto di deroghe UE inaccessibili a noi con 53.3 contro attese a 53.1.
Segna il passo la Germania con un 56.9 contro attese a 57.3 ma, aspettative a parte, il livello assoluto, se rapportato agli altri paesi, rimane comunque altissimo.
In questo mix il dato europeo risulta in linea con le attese.
Or dunque tutto bene… chi è forte lo diventa di più chi è debole cede sempre più…
A proposito tornando ai sudditi di sua maestà il loro indice manifatturiero aspettative 54.2 uscito a 54…ma avercelo noi a questo livello!
Articolo di Gianluca Braguzzi – CFI Asset Management and Organization WIAM