La BREXIT è quasi in stallo le scadenze fissate si avvicinano ma è ancora arduo stabilire se si va verso la temuta hard BREXIT o viceversa se si va verso un accordo rivisitato che accontenti tutti.
Una soluzione soft sarebbe certamente quella più gradita ai mercati ed ai detentori di sterline.
Sicuramente anche a Bruxelles, se l’accordo dovesse finalmente andare in porto senza eccessive modifiche ulteriori, si sfregherebbero le mani.
Probabilmente sarebbero proprio gli inglesi ad avere i maggiori vantaggi da una hard BREXIT.
E anche le aziende britanniche esportatrici e il turismo avrebbero di che gioire.
BREXIT e l’ ostacolo del Parlamento
Dopo la bocciatura del 15 gennaio Theresa May ha comunque più volte ribadito di voler rispettare i tempi previsti per attuare la BREXIT.
Nelle ultime ore in suo soccorso è venuto il leader dei laburisti Corbyn.
Il quale però ha dettato 5 condizioni (riportate dall’ANSA) tutt’altro che banali:
– una unione doganale permanente e complessiva
– un riordino del mercato interno e dei suoi regolamenti
– un adeguamento alle misure di salvaguardia affinché gli standard britannici non sia inferiori a quelli della UE
– accordi precisi sulle future misure di sicurezza
– un chiaro sostegno riguardo alla futura partecipazione del regno Unito alle agenzie comunitarie e ai programmi di finanziamento
Proposte che probabilmente Theresa May potrebbe anche fare proprie per passare finalmente lo scoglio del parlamento ma che sino ad ora non verrebbero accettate da Bruxelles.
La debolezza di Francia e Germania
Se non che la situazione caotica della Francia e le crescenti difficoltà del ciclo economico tedesco potrebbero forse indurire ma più probabilmente ammorbidire la posizione di Bruxelles.
Per questa strada infatti l’UE si troverebbe ad avere a che fare con la soft BREXIT mantenendo rapporti privilegiati e stretti con la Gran Bretagna.
E si sa che di solito nei momenti critici fare troppo gli schizzinosi difficilmente risulta scelta vincente.
Per questi motivi è lecito pensare che al dunque nelle prossime settimane prevarrà la soft BREXIT e tutti vissero felici e …scontenti…