BREXIT hard in arrivo? Cosa attende la May?

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Hard BREXIT in arrivo?

Ancora una volta i dati macroeconomici britannici si sono fatti preferire a quelli tedeschi.
Nel caso specifico di oggi stiamo parlando dei prezzi : in Germania aumenti sopra le attese, in Gran Bretagna dati in linea col consensus.

Ecco la tabella dei principali dati britannici di giornata:

Tabella dati macroeconomici

    GBP Indice dei principali prezzi al consumo (Annuale) (Nov) 1,8% 1,8% 1,9%
    GBP Indice dei principali prezzi di produzione (Mensile) (Nov) 0,1% 0,2% 0,4%
    GBP Indice dei principali prezzi di produzione (Annuale) (Nov) 2,4% 2,3% 2,5%
    GBP Indice dei principali prezzi al dettaglio (Annuale) (Nov) 3,1%   3,2%
    GBP Indice dei principali prezzi al dettaglio (Mensile) (Nov) 0,0%   0,1%
    GBP IPC (Annuale) (Nov) 2,3% 2,3% 2,4%
    GBP IPC (Mensile) (Nov) 0,2% 0,2% 0,1%

Notiamo sopra le attese i prezzi alla produzione ma su un limitato +2.4% comunque inferiore al precedente +2.5%.
Nulla di preoccupante considerato anche che su base mensile si fa notare un +0.1% sotto consensus e precedente.

E ciò nonostante la debolezza della sterlina…

BREXIT come la mettiamo?

Dopo che la May ha evitato brillantemente la fronda che voleva metterla in minoranza la situazione BREXIT si è da un lato consolidata dall’altro ingarbugliata.

Il fronte anti-May era infatti composto sia da chi stava ancora tentando di fermare la BREXIT sia da chi invece ritiene che l’accordo con Bruxelles sia troppo penalizzante per la Gran Bretagna.

Siccome a questa parte appartengono quasi esclusivamente membri della maggioranza è con questi duri(nei confronti dell’UE) che Theresa May dovrà confrontarsi per arrivare a un dunque.

E non sarà facile trovare un ‘intesa.

L’UE non molla

La Premier britannica è infatti già stata avvisata da Bruxelles che l’UE non intende ridiscutere assolutamente nulla di quanto già definito e non ancora sottoposto al parlamento inglese per evitare una clamorosa bocciatura.

La reiterata debolezza della sterlina conferma una volta di più la distanza delle posizioni.

Talmente significativa che da Bruxelles è partita l’analisi di come si svilupperà la BREXIT in caso di NO DEAL (mancato accordo).

Una sorta di piano di emergenza in 14 punti che riguarderà eventualmente gli aspetti cruciali dei rapporti tra regno Unito e UE.

Temi centrali: il funzionamento dei servizi finanziari, i trasporti aereo e terrestre e le dogane.

La Gran Bretagna in realtà,oltre ai meri aspetti economici, punta a ridurre drasticamente il numero degli ingressi degli immigrati non qualificati per i quali sarà previsto un visto di 12 mesi e solo a lavoro già definito.

Se fossimo bookmaker le quote dell’hard BREXIT sarebbero in forte calo…