Brexit: come finirà secondo le grandi banche mondiali

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La Brexit sta creando non pochi problemi. Ecco le previsioni sull’andamento di una delle più grandi incertezze dell’Europa

Il parlamento britannico non è riuscito ancora a trovare un accordo su eventuali alternative alla Brexit. I rappresentanti di Sua Maestà continuano a respingere tutti i piani alternativi presentati. E nessuno sa cosa fare, nè come e quando farlo. Incertezza anche per quanto riguarda le sorti della sterlina. Vittima designata, finora ha continuato a reggere anche grazie alla speranza di una risoluzione.

Brexit e Goldman Sachs

Secondo Goldman Sachs dal giorno del referendum del giugno 2016 ad oggi, il costo di tutto questo confusionario iter è stato, per Londra, di 783 milioni di dollari a settimana. A questo si aggiungano anche le conseguenze sulla ricchezza interna prodotta dal Paese. In questo caso si parla di un calo del 2,5%. Non solo, ma anche la sterlina si trova in prima linea in questa battaglia. La divisa inglese, infatti, rischia il crollo del 17% in caso di una hard Brexit, ossia di un divorzio dall’Unione senza un accordo. Una probabilità che nelle ultime ore, sembra poter venir meno,. Infatti il primo ministro inglese Theresa May starebbe tentando di giocare la carta del rinvio. Carta che, di fronte ai tantissimi rischi cui andrebbero incontro sia l’Inghilterra che la stessa Ue, sarebbe appoggiata anche da Bruxelles. Per questo motivo da Goldman Sachs si crede che la Brexit possa addirittura non arrivare mai. Le probabilità che la di Brexit che non si verifichi affatto? Per Goldman sono al 35%.

JP Morgan

Soft Brexit per JP Morgan ma una proroga sui tempi di addio non è da escludere. Per questa seconda ipotesi le probabilità sono al 30%. Il no deal è dato al 15% così come un secondo referendum.

Citi

La banca teme l’inflessibilità del partito conservatore che sembra addirittura poter accettare una Brexit senza accordo. Non si uscirebbe dall’empasse nemmeno con nuove elezioni politiche. Infatti il ritorno alle urne non farebbe che accrescere l’incertezza e rafforzare il Partito nazionale scozzese (SNP) notoriamente separatista.

Deutsche Bank.

La view sulla sterlina è ribassista per la banca tedesca con un tasso di 90 pence per euro contro gli 85,61 di lunedì scorso. Per Deutsche c’è il 30% di possibilità che arrivino elezioni generali a Londra, elemento che, come da altri detto, non sarà certo positivo. Infatti è molto probabile che si arrivi ad uno stallo parlamentare con una Camera dei Comuni altrettanto indecisa sul da farsi.