Bper (MIL:BPE) dopo aver presentato i risultati preliminari consolidati di Gruppo relativi all’esercizio 2019 si mostra fiduciosa per il futuro. L’amministratore delegato di BPER Banca Alessandro Vandelli in linea con quanto stabilito dal piano industriale gongola per i risultati centrati.
L’unione fa la forza
Quando si lavora in modo corale i risultati sono favorevoli. Ora con maggiore tranquillità il gruppo bancario può affrontare il futuro e non è escluso che l’iniezione di fiducia possa beneficiare anche al valore del titolo in Borsa.
I passi del 2019
Bper nel 2019 ha acquisito Unipol Banca e nel contempo ha ceduto un portafoglio di sofferenze per circa € 1 miliardo a UnipolReC.Inoltre ha acquisito quote di minoranza del Banco di Sardegna e una quota partecipativa incrementale in Arca Holdingper detenere il 57,1% del capitale sociale.
La crescita del business è dovuta dal fatto dell’allargamento del perimetro del Gruppo a Unipol Banca e Arca Holding. In questo modo l’assetquality si è rafforzato.
Semplificare la governance del Gruppo ha portato ulteriori benefici così come le operazioni sulle quote di minoranza e l’OPS sulle azioni di risparmio del Banco di Sardegna.
Chiuse le filiali ma si è assunto
Il giusto equilibrio. Sono state chiuse 128 filiali sulle 230 previste e ottimizzato il dimensionamento dell’organicoma nel contempo si è avuto la forza di promuovere il ricambio generazionale con nuove assunzioni.
La situazione patrimoniale
La posizione patrimoniale è molto solida con un CET1 ratio al 12,01% a fine anno. In un contesto con livello dei tassi di mercato bassi e condizioni macroeconomiche difficili è stata raggiunta una redditività con un utile netto dell’esercizio di € 379,6 milioni.
Il dividendo approvato e distribuito
In un quadro favorevole, gongolano anche gli azionisti. Rispetto allo scorso anno il dividendo da distribuire è stato di 14 centesimi di euro.
Prospettive
I vertici della banca sono sicuri che la crescita continuerà prima di tutto per redditività. Ulteriori significativi progressi vanno nella direzione della solidità patrimoniale e dell’assetquality.
Nuove operazioni di cartolarizzazione delle sofferenze sono in corso ed entro sei mesi, con iniziative gestionali sul credito problematico, si punta a centrare il target di un NPE ratio lordo sotto la soglia del 9% previsto dal Piano industriale per il 2021.