Alla notizia di un accordo Usa-Cina già pronto al 90%, le Borse statunitensi sono partiti con uno spirito più ottimista rispetto a quelli europeo
Piazza Affari
In realtà, per quanto riguarda Piazza Affari, il mercato italiano ha fatto dentro e fuori dalla parità. Alla fine, però, il Ftse Mib ha chiuso a -0,34% (21.057 punti). Lo spread, cioè il differenziale tra i Bund tedeschi e i Btp italiani, è arrivato a 244,8 punti, mentre il rendimento del titolo di stato a 10 anni italiano segna il 2,13% in leggero calo sul 2,16% di ieri.
Borse europee
Europa a corrente alternata se si guardano i risultati delle borse del Vecchio Continente. Risultati che un po’ ovunque sono stati all’insegna della debolezza. Infatti in Francia il Cac 40 di Parigi chiude a -0,31%. Un segno rosso che viene condiviso, in Inghilterra, anche dal Ftse 100 di Londra che segna un -0,08%. Si salva il Dax tedesco; infatti in Germania, l’indice di Francoforte “vanta” un +0,05%.
Wall Street
Wall Street, invece, sembra essere partita con maggior forza. Alle 17.20 (ora italiana ) l’S&P 500 arrivava a 0,14% di vantaggio, come anche il Dow Jones. Chi invece correva di più era il Nasdaq a 0,66%. Il motivo? In questo caso sono state le parole del ministro del Tesoro statunitense Steven Mnuchin che ha confermato ciò che già si sperava. All’inizio di maggio, cioè quando i colloqui con la Cina sono stati interrotti, l’iter era già avanti per circa il 90%. Ciò significa che il 90% dell’intesa è praticamente già stata stipulata. Al prossimo incontro di sabato, quindi, non si dovrà fare altro che organizzare nuovi colloqui per definire le ultime parti dell’accordo. Sempre che ci si riesca. Ma ad ogni modo gli operatori sono ottimisti.
Crollo scorte strategiche di petrolio Usa
Guardando ai dati macro Usa pubblicati non si può non citare il crollo delle scorte strategiche di petrolio. Stando a quanto reso noto oggi dal Dipartimento dell’energia statunitense, nell’ultima settimana le scorte strategiche di petrolio hanno perso ben 12,788 milioni di barili invece dei 2,6 milioni previsti dal consensus. In calo anche le riserve di benzina (quasi 1 milione di barili invece dei 200mila previsti). La prima conseguenza è stata un rally del Wti che ha incrementato la sua corsa del 3,16% mentre il Brent è arrivato a +2,5%.
Borse: urgono nuovi acquisti
Siamo in un punto dove si dovrebbe ritornare al rialzo.
Quali sono i livelli da monitorare per riportare il trend al rialzo?
Dow Jones
26.754
8.010
S&P 500
2.947
Dax Future
12.303
Eurostoxx Future
3.450
Ftse Mib Future
21.165
Chiusure inferiori ai livelli indicati farebbero continuare il ritracciamento verso le aree di minimo attese per/entro la prima settimana di luglio.