Nella sua ormai ossessiva corsa avversa alla FED per ottenere un taglio dei tassi, Donald Trump si permette persino di colpire le amate Borse.
I mercati azionari stanno infatti reagendo male al reiterarsi della battaglia sui dazi con la Cina che Trump ha inasprito a un passo dalla conclusione.
Con in più il timore concreto da parte degli operatori che a breve la Casa Bianca muoverà sul fronte doganale avverso anche ai partner europei.
Le motivazioni di Trump sono molto…”personalizzate”
Le motivazioni di Donald Trump sono molto, diciamo, “personalizzate”.
Il Tycoon si è convinto che se la FED non si muove ora il rallentamento del ciclo economico americano capiterà proprio nella campagna elettorale che lo vedrà in corsa per la rielezione.
Meglio quindi sacrificare qualche punto delle Borse ora che gli indici sono ai massimi piuttosto che andare verso le elezioni con l’economia in rallentamento.
Il timore evidente è che gli americani possano ricordarsi maggiormente di qualche mese critico che cada proprio in fase pre-elettorale che non di alcuni anni di economia fiorente.
La strana coppia FED-Trump
Anni di crescita in cui la strana coppia FED-Trump ha comunque funzionato alla grande.
Da un lato una politica monetaria espansiva e dall’altra un Presidente che ha fatto tagli fiscali ed investimenti pubblici (senza guerre).
Risultato il ciclo economico più potente dal dopo guerra in poi.
E nessuno, nemmeno i più feroci oppositori, potrà negare, ex post, i meriti della politica nata dallo studio ovale.
Ricorrere a questa forzatura sui dazi è come dare a tutti gli americani degli ignoranti incapaci di dare a un Presidente una valutazione di insieme del suo mandato soffermandosi eventualmente sugli ultimi mesi.
Mesi che magari, chissà, saranno di un banalissimo rallentamento.
Trump sta rischiando sulle Borse, sino a quando?
Ora Trump sta dunque forzando la mano con la storia dei dazi sui prodotti cinesi.
E le Borse stanno pagando pegno.
Trump sa bene che se va ad innestare un ribasso vero e proprio, poi le Borse potrebbero scivolare a lungo..
Quindi contando sul fatto che anche dai dati macroeconomici non sta ricevendo aiuti è pensabile che da un momento all’altro inizi una graduale marcia indietro.
Anche il Redbook di oggi sullo stato dell’economia USA è uscito molto meglio del precedente…
Trump farà meglio a farsene una ragione.
E le Borse ringrazieranno.