Borse trascinate al ribasso da un disastroso ZEW

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Oggi sembrava proprio che il DAX fosse in grado di riprendersi quel ruolo di indice trainante delle Borse europee.

Invece ci ha pensato un pessimo dato sullo ZEW germanico a trascinare di nuovo l’indice tedesco nel ruolo di zavorra.

Se non siamo ancora al sell off è principalmente grazie alla strana conformazione di tenuta settimanale che l’indice paniere, quale è il DJE50, sta assicurando un po’ a tutti  gli altri listini europei.

Ma vediamo insieme i dati che hanno fatto accelerare le vendite sulle Borse.

Tabella principali dati macroeconomici europei di giornata

Indice ZEW delle condizioni economiche tedesche (Ago) -13,5 -7,0 -1,1
Rilevazione ZEW del sentimento sull’economica tedesca (Ago) -44,1 -27,8 -24,5
Sentimento di fiducia dello ZEW UE(Ago) -43,6 -21,7 -20,3

Una vera e propria ecatombe dello ZEW che crolla sia in Germania che nell’intera area UE.

Per certi versi una evoluzione inevitabile vista la serie di dati macroeconomici negativi e sotto le attese pubblicati nelle ultime settimane.

Il -44.1 del sentiment sull’economia versus  -27.8 atteso e -24.5 precedente si sommano a brutale -43.6 a livello europeo che era atteso alla metà: -21.7!

La crisi di Governo in Italia non c’entra

E non si vengano ad attribuire colpe all’Italia ed alla sua crisi di Governo per il dato sulle condizioni economiche tedesche che è, ancora più dei sentiment, un dato fotografico.

Vale a dire che riproduce una situazione già definita nelle scorse settimane e il -13.5 emesso versus il -7.0 atteso e -1.1 precedente è molto chiaro.

Un dato che non lascia alcun dubbio  ed è il risultato che deriva da  una matrice che va spalmata in mesi di dati deludenti.

Certamente ora la crisi politica di una nazione importante come l’Italia non è il migliore viatico per ridare tono ai mercati e prima ancora all’economia reale.

Questo compito spetta a qualcuno…

Commissione UE e BCE è tempo di muoversi

Abbiamo già in passato evidenziato come combattere una recessione già conclamata sia molto più difficile e complesso che non bloccarla prima del suo divampare.

Eppure pare proprio che i neo-eletti membri della Commissione europea siano troppo impegnati nelle vacanze per sortire qualche idea immediata in grado di contrastare la valanga economica che si sta formando nell’Unione Europea.

O forse semplicemente confidano che ancora una volta sia la Banca Centrale Europea a togliere le castagne dal fuoco con qualche mossa in grado di cancellare il pessimismo e ridare vigore a ciclo economico.

E a cascata tono e vigore ritroverebbero le Borse.

Ma anche dalle parti di Francoforte tutto tace.

Non possiamo pensare che Draghi, ammesso che sia in vacanza, non stia soppesando i rischi di una ulteriore prolungata attesa prima di dare il via a quelle mosse espansive più volte promesse.

E tra le quali non possiamo certamente contare il TLTRO di settembre evidentemente già ampiamente scontato dai mercati.

I tassi sono già sottozero in area UE, quindi urge lavorare di fantasia…i tempi sono strettissimi, entro il 20 agosto ci attendiamo una BCE in movimento…

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