Abbiamo dovuto attendere che venissero battuti dalle Borse USA tutti i record di durata di un ciclo rialzista ma ora è certificato: non possono crollare!
E per crollo ci riferiamo a quelle fasi prolungate anche mesi se non anni che in passato hanno periodicamente colpito le Borse internazionali.
L’”era della dominazione monetaria”© vince su tutto
La FED ha fatto scuola, infatti la politica della banca centrale americana di occuparsi anche di economia ha attecchito anche presso le altre grandi banche centrali.
Certo non tutti gli allievi hanno seguito l’esempio in modo impeccabile.
C‘è chi come la BOE o la Bank of Suisse ha imparato la lezione a memoria.
C’è la Bank of China che, manco a dirlo, ha copiato come meglio non si potrebbe.
C’è la BCE che tra i vorrei ma non posso di franco-teutone “dittatura” ha scopiazzato maluccio edinfatti i risultati inadeguati che sta ottenendo parlano da soli.
Non solo, rimandata a settembre la BCE ha pensato bene di riscrivere il “compito” uguale uguale a quello che l’aveva portata agli esami di riparazione…
Non dimentichiamo poi la BOJ che vorrebbe vantare una sorta di Ius primae noctis sulla politica monetaria dei tassi a zero ma al massimo si può accontentare del ruolo di un Commodore 64 paragonato agli attuali PC ultramoderni.
FED avanti nel chiaro
Sì, perché mentre in Giappone e in Europa continuano a barcollare, la FED sta continuando a dare lezioni a tutti.
Tanto che nonostante gli attacchi di Donald Trump, Powell ha già dichiarato che la FED non porterà i tassi sotto zero nemmeno in caso di crisi.
Con questi fiumi di liquidità disponibili, coi rendimenti dei bond di valore intorno allo zero per le Borse internazionali vere e prolungate cadute sono improponibili.
Persino per le Borse europee circondate da economie deboli è normale pensare che la liquidità a tasso zero svolgerà la sua funzione protettiva.
Tanto che anche in caso di vero rallentamento economico globale è lecito attendersi ulteriori rialzi dai listini azionari.
Molto ma molto più improbabile invece che si mettano ad accelerare in retromarcia.