Borse in forte caduta nella seduta del 1° maggio. Per la festività del lavoro quasi tutti i mercati finanziari sono rimasti chiusi, ad eccezione di quelli anglosassoni e di quello del Giappone. Purtroppo la seduta è stata ampiamente negativa. In Europa la Borsa di Londra, l’unica aperta, ha perso il 2,3%. A New York l’indice S&P500 (US500) ha ceduto il 2,8%. Lo stesso calo che ha subito l’indice nipponico Nikkei 225.
Cosa sta succedendo alle Borse? È stata una seduta sfortunata o l’inizio di una nuova fase ribassista? Cosa aspettarsi per la prossima settimana?
Borse in forte caduta nella seduta del 1° maggio
I ribassi avvenuti nella seduta del 1° maggio preoccupano un po’, specialmente per quanto riguarda la Borsa americana. Il calo di venerdì è seguito dal ribasso, anche se meno accentuato, della giornata di giovedì. Per l’indice USA S&P500 i due cali consecutivi vengono dopo sei sedute positive. Quindi la flessione potrebbe rientrare nella categoria delle prese di beneficio.
Sui due giorni di ribasso ha certamente influito il dato sul Pil USA, che nel primo trimestre dell’anno è calato del 4,8%. Mercoledì all’uscita del valore negativo i mercati avevano festeggiato con un balzo del 3%, in modo inaspettato e apparentemente inspiegabile. Queste due sedute negative, potrebbero essere il riflesso di una analisi più approfondita da parte degli operatori.
Settimana cruciale
Le prima due sedute della prossima settimana saranno cruciali per capire dove andrà Wall Street e quindi dove andranno le Borse del Vecchio Continente. Perché in questa fase la Borsa americana ha una grande influenza su quelle europee.
E’ curioso notare una aspetto particolare del grafico dell’S&P500. Le tre sedute del 29 e 30 aprile e del 1° maggio dell’indice USA, sono graficamente identiche a quelle del 17, 20 e 21 aprile. La prima fu una seduta rialzista e le altre due al ribasso. Ma poi i prezzi ripresero a salire passando dal minimo di 2727 punti al massimo di 2954. Affinché la storia si ripeta i prezzi dell’indice S&P500 lunedì devono chiudere oltre 2870 punti. Chiusure sotto 2830 non faranno che indebolire il quadro e peggiorare il sentiment del mercato.
Per la Borsa italiana la prossima settimana sarà nuovamente cruciale. La mancata chiusura settimanale oltre la soglia dei 18mila punti ha frenato per il momento le velleità di rialzo. La prossima settimana vedremo se l’appuntamento è stato solamente rimandato alla prossima ottava o se è stato cancellato.