Le Borse europee sono pronte per un ulteriore rialzo. Nelle prossime settimane i mercati potrebbero crescere di un ulteriore 20%. I livelli minimi di questa crisi sono stati segnati il 16 marzo e ora il mercato ha dato segnali rialzisti inequivocabili. Statisticamente tutti le crisi hanno toccato il loro livello più basso intorno al -30% fino a raggiungere -50%. Questa settimana gli indici europei hanno segnato ottimi rialzi. L’unico indice che potrebbe avere una leggera flessione è quello tedesco, a causa dell’aumento del numero di infetti. Questa notizia potrebbe quindi influire negativamente sul valore del DAX . Rimangono positivi però le visioni degli analisti riguardo il futuro delle Borse europee, anche se bisognerà mantenere una certa cautela ancora per qualche mese.
Questo è il momento di comprare?
La settimana è iniziata con una forte propensione al rischio, gli investitori nel complesso quindi hanno iniziato a comprare sui mercati di tutto il mondo. Questi giorni all’insegna del risk-on hanno portato una grande volatilità sui mercati. La crescita di questi giorni non è stata però giustificata da nessuna notizia rilevante. L’unico aspetto positivo potrebbe essere il fatto che in Europa si è iniziato a parlare di “fase 2” e ci si aspetta un allentamento del lockdown e una ripresa dell’economica. Questo potrebbe quindi indicare che il mercato è forte e che le borse europee sono pronte al nuovo rialzo.
Attenzione ad alcuni settori
In questo momento bisogna però dare molta attenzione ad alcuni settori che continuano a essere in forte calo. Tra questi c’è il settore petrolifero, quello che è stato colpito di più da questa crisi. Le aspettative degli analisti rimangano negative e non si consigli un acquisto, anche perché le scorte di petrolio sono in continuo aumento e la sua domanda è ai minimi. Un altro settore è quello dell’auto che nel mese di aprile ha subito una contrazione del 98%. Negli ultimi trenta giorni sono state vendute solamente 500 macchine. Infine un altro settore da evitare è quello aereo che in questo momento sta perdendo più del 50% e circa 25milioni di posti di lavoro sono a rischio.