Borse: comprare o vendere? Cosa consigliano gli esperti? La domanda è d’obbligo, soprattutto considerando quanto visto nelle ultime ore. Infatti gli ultimi dati macro Usa riguardanti il mondo del lavoro hanno dato una scossa inaspettata alle Borse. La settimana, infatti, si è chiusa con tutti i maggiori indici contrassegnati da un forte rialzo. In particolare Piazza Affari ha potuto brindare ad un +2,8%. E non è stata la sola.
Le azioni da comprare a Piazza Affari
E a Piazza Affari? Sulle Borse: comprare o vendere? La partenza della piazza di scambio italiana permette al Ftse Mib di registrare, qualche minuto dopo le 11, un attivo che sfiora lo 0,9%. In questo frangente gli esperti di Fidentiis votano buy su titoli come Intesa SanPaolo (target fissato tra 2,50-2,70 euro) e Telecom Italia (0,95-1,00 euro). Ma l’ottimismo su Telecom Italia contagia anche i colleghi di Banca Imi che consigliano l’acquisto a 0,62 euro. Sempre da Banca Imi, inoltre, buy, tra gli altri, per nomi come Anima Holding (4,30 euro) e Piaggio (2,80 euro in aumento rispetto i precedenti 2,40 euro).
Le azioni da comprare a Wall Street
Quali sono, invece, le azioni da comprare o da vendere a Wall Street? Già da venerdì scorso gli esperti avevano le idee chiare su quali azioni comprare. Infatti gli analisti di UBS puntavano su titoli come American Electric Power Co. Inc. (NYSE: AEP), confermata come azione da comprare con target price aumentato a $ 98 da $ 90 a UBS. E non solo, da evidenziare anche nuovo entusiasmo su Apple ribadita come Outperform da Wedbush Securities con target a $ 425. Buy anche su Broadcom, in questo caso da parte degli esperti di SunTrust Robinson Humphrey che hanno alzato il prezzo a $ 360 da $ 300.
Gli eventi più importanti nel calendario economico
Agli orari prefissati si può consultare il calendario economico per leggere l’esito dei dati macroeconomici pubblicati. Tra i dati macro da segnalare per oggi, la produzione industriale di aprile di Berlino in crollo a -17,9% su previsioni Reuters che si fermavano a -16%. Particolarmente importante anche il Pil del Giappone (1° trimestre), in calo sia su base annua (-2,2% invece dell’atteso -2,1%) che mese su mese (-0,6% invece di previsioni a -0,5%) e l’indice Sentix sulla fiducia degli investitori europei a giugno.