Borse al cardiopalma ma non è finito!

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Già finito il rally di Santo Stefano per le borse?

Le paure che aleggiano sui mercati trovano nuove conferme.

Il Ftse Mib chiude a -1,8% (18.064 punti) con uno spread a 251,5 punti. Il resto dell’Europa è sulla stessa falsariga. Il Cac 40 limita le perdite a -0,6%, il Ftse 100 arriva a -1,5% e il Dax addirittura crolla a -2,37%

Borse internazionali e Wall Street

Non va meglio nemmeno dall’altra parte dell’oceano, con Wall Street che deve riuscire a giostrarsi tra il crollo (ennesimo) dei suoi indici. Alle 17.30 (ora italiana) il Dow Jones era a -1,20, poco sopra l’S&P 500 che invece andava a -1,23%. Peggio era la sorte del Nasdaq a -1,55% e del Russell 2000 a -1,8%. Come accennato, anche il petrolio ha continuato a scendere. Sempre alla stessa ora il Brent arrivava a -3,12% ovvero 52,77 dollari al barile, il Wti -3,31% a 44.7 dollari al barile.

Petrolio&crescita mondiale

Paura per la crescita economica in calo, dunque, come il greggio indicherebbe. Non solo, ma sul piatto della bilancia, piatto che pende pericolosamente verso il basso, si deve considerare anche altro.

Ad esempio la paura per la Cina che sta rallentando. Gli utili delle aziende cinesi a novembre hanno infatti registrato un calo per la prima volta da quasi tre anni.

Borse e utili cinesi in calo

Secondo quanto reso noto dall’Ufficio nazionale di statistica cinese gli utili aziendali hanno visto un -1,8% su base annua. Sul banco degli imputati, la domanda domestica e internazionale in diminuzione. Un dato estremamente chiaro di come le varie riforme incentrate sullo stimolo del consumo interno stiano ritardando a dare i frutti sperati. Ma questo potrebbe non essere l’ultimo dato sull’economia cinese in fase di debolezza. Per il 2019 alcune proiezioni parlano di un taglio del 5-10 per cento sugli utili aziendali made in China.

Guerra dei dazi ed effetti sulle borse

A far paura è anche la guerra dei dazi che potrebbe riprendere. Nonostante la notizia di una ripresa dei colloqui che partirà con una seconda fase dal 7 gennaio, il presidente Usa Donald Trump sta considerando la possibilità di emanare un ordine esecutivo per vietare l’uso, alle compagnie statunitensi di apparecchiature prodotte da Huawei e ZTE. Ufficialmente ci sarebbero motivi di sicurezza visto che le due aziende sono state precedentemente accusate da Trump di spionaggio industriale.

Dati macro ed effetti sui mercati

Ultima ciliegina sulla torta: molti dei tantissimi dati macro previsti per i prossimi giorni potrebbero non essere pubblicati a causa del blocco parziale delle attività amministrative. Alias shutdown. Ad ogni modo per domani le attese riguardano: indici dei direttori agli acquisti di Chicago di dicembre, vendita di case nuove di novembre. Importanti anche i numeri su scorte settimanali di petrolio greggio e bilancia commerciale di beni di novembre.

Analisi, attese e previsioni sui mercati azionari

I mercati continuano al ribasso in un trend che si conferma tale sul time frame giornaliero, settimanale, mensile e trimestrale. Al momento non si ravvisa inversione e quindi si continuano a proiettare ribassi. Questo non nega la possibilità che ci possa essere un tentativo di rimbalzo.

Tendenza e proiezioni per la settimana del 24 dicembre dei principali mercati azionari europei
strumento tendenza area di massimo area di minimo punto di inversione
Future Ftse Mib Ribasso   –   –  18.965
Future Eurostoxx Ribasso  –  –  3.100
Future Dax Ribasso  –  –  10.930
Future Bund Laterale  –  –  –

Tendenza e proiezioni per la giornata del 28  dicembre dei principali mercati azionari europei
strumento tendenza area di massimo area di minimo  punto di inversione
Future Ftse Mib Ribasso  18.055/17.975  17.535/17.600  18.270
Future Eurostoxx Ribasso  2.956/2.934  2.875/2.894   2.997
Future Dax Ribasso  10.390/10.500  10.000/9.975  10.702
Future Bund Laterale   –   –