Bonus professionisti: novità

Decreto Rilancio

Il bonus di maggio per i professionisti è passato da 600 a 1000 euro. Esso è erogato in modo automatico a chi ne aveva già beneficiato nei mesi precedenti. Quindi, a fronte dell’interrogativo: quale è la novità per il bonus professionisti? Si può dire che coloro che sono iscritti agli enti di previdenza obbligatoria di diritto privato, otterranno il beneficio per il mese di maggio 2020. La procedura, però, prevede un doppio binario. Cioè, ad alcuni professionisti l’indennità verrà corrisposta in automatico. Altri, invece, dovranno presentare apposita domanda.

L’iter procedurale connesso al riconoscimento della misura

Detto bonus è stato riconosciuto per dare attuazione alla misura prevista dall’art. 13 del Decreto Agosto n. 104/2020. Essa è intitolata: ” Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia”. Per la realizzazione della stessa sono stati destinati 530 milioni di euro. Pertanto, beneficeranno del bonus 530 mila professionisti, tra cui: dentisti, notai, avvocati e architetti.

Il bonus è automatico per chi ne ha già beneficiato

Quindi, seppure la misura richiama un decreto precedente (il Cura Italia), si ci chiede quale sia la effettiva novità del bonus professionisti. Essa è che il bonus da 1000 euro verrà riconosciuto, automaticamente, a coloro che a marzo e ad aprile, avevano già ottenuto l’indennità da 600 euro. Per il mese di maggio 2020, invece, riceveranno 1000 euro. Chi, invece, non aveva beneficiato dell’aiuto nei mesi precedenti, per ottenere il bonus da 1000 euro, dovrà presentare apposita domanda. Ciò, entro il 30° giorno dall’entrata in vigore del Decreto Agosto, ossia entro 30 giorni a partire dal 15 agosto 2020.

Requisiti per ottenere il bonus

Per beneficiare del bonus professionisti di maggio, il decreto interministeriale del 29 maggio 2020, richiede il ricorrere di una condizione. Essa è che il professionista, durante l’emergenza sanitaria, sia stato costretto a cessare, ridurre o sospendere l’attività. In particolare, per cessazione dell’attività si intende la chiusura della Partita Iva nel periodo compreso tra il 23 febbraio e 30 maggio 2020. Per riduzione o sospensione dell’attività lavorativa, invece, si intende, una comprovata riduzione di almeno il 33% del reddito. Il periodo di riferimento è il primo trimestre 2020, rispetto al reddito del primo trimestre 2019. A questi requisiti se ne accompagnano altri. Infatti, il libero professionista deve dichiarare, sotto la propria responsabilità, di non percepire altre forme di aiuto, tra cui quelle previste dal decreto Cura Italia. Inoltre, dovrà autodichiarare, anche, di non aver già presentato già la domanda ad altra cassa per il medesimo bonus.