Per quanti si sta convertendo in realtà il sogno avere un appartamento tutto per sé si profilano all’orizzonte agevolazioni e incentivi interessanti. La Legge di Bilancio 2020 ha introdotto importanti sgravi sulle tasse di registro, sull’Iva, sulle imposte ipotecarie e catastali. E soprattutto una novità allettante: anche chi già possiede un immobile può richiedere il bonus prima casa 2020, ma a due condizioni. La prima condizione da ossequiare per richiedere l’agevolazione impone che anche il primo immobile sia acquistato con le agevolazioni.
La seconda conditio sine qua non che il primo appartamento venga venduto entro un anno dalla data del secondo atto. Nell’evenienza in cui non venga realizzata l’alienazione del primo immobile, si dovranno versare le tasse ordinarie, gli interessi e una sanzione del 30% sulla differenza d’imposta.
I requisiti del bonus
Il bonus prima casa 2020 è erogato a fronte di alcuni requisiti specifici fra cui anzitutto quello relativo alla categoria catastale dell’immobile. L’appartamento che si intende acquistare e per il quale si richiede il bonus non deve comparire nel novero delle categorie A1, A8 e A9. La dichiarazione della classificazione dell’immobile in cui si trasferirà la residenza è richiesta perché a godere dell’aliquota agevolata saranno solo alcune categorie. Nello specifico destinatarie del bonus prima casa 2020 saranno le abitazioni di tipo civile (A/2), economico (A/3), popolare (A/4), ultra popolare (A/5), rurale (A/6), villini (A/7) e alloggi tipici (A/11).
A partire dalla data dell’atto di acquisto, il contribuente avrà 18 mesi di tempo per trasferire la residenza se intende godere delle agevolazioni del bonus. Inoltre l’immobile deve essere ubicato nel Comune in cui abita o si trasferirà il richiedente l’agevolazione. Il bonus prima casa 2020 prevede altresì delle eccezioni nel caso in cui l’appartamento sia ubicato in un altro Comune in cui l’acquirente svolge qualche attività. Oppure nell’evenienza in cui il richiedente il bonus, pur cittadino italiano, si sia trasferito in un Paese estero.
Le agevolazioni
Il bonus prima casa 2020 conferisce diritto a godere di un’aliquota Iva agevolata al 4% sul prezzo di vendita dell’immobile. A ciò si aggiungano altre tasse agevolate come l’imposta ipotecaria fissa di 200 euro, quella catastale fissa dello stesso importo e quella di registro fissa sempre di 200 euro. Se l’acquisto della prima casa avviene a seguito di successione o di donazione l’agevolazione afferisce le tasse ipotecarie e catastali. Parimenti il richiedente il bonus ha diritto al credito d’imposta, ovvero alla detrazione della nuova tassa da quella già corrisposta per il primo appartamento. Il godimento del bonus prima casa 2020 decade nel caso in cui si venda l’appartamento prima che sia trascorso almeno un quinquennio dall’acquisto. Non si fruisce oltre dell’agevolazione anche in caso di falsa testimonianza o se non si provvede al trasferimento della residenza entro 18 mesi dall’acquisto.