Dopo i massimi storici segnati il 2 Settembre in area 4969, il BitCoin è stato oggetto di una furia ribassista che ha portato a una perdita di oltre il 20% dai massimi.
I motivi scatenanti di questo ribasso sono molteplici e qui di seguito ne riassumiamo i più importanti prima di analizzare la criptovaluta con le tecniche di Proiezionidiborsa.
Fonte MilanoFinanza
La stretta di Pechino sulle valute virtuali colpisce ancora il Bitcoin, che nella mattina di oggi, secondo il fuso locale, ha segnato un nuovo calo scendendo sotto la soglia dei 4.000 dollari, dopo che la piattaforma cinese Bitkan ha annunciato la sospensione delle operazioni di trading over-the-counter di bitcoin a partire da oggi.
La decisione è stata presa dopo lo stop delle massime autorità finanziarie cinesi (tra cui la stessa banca centrale) alle Ico, le Initial Coin Offerings, un metodo sempre più popolare, ma non regolamentato, di finanziamento per le start-up, definito “illegale” dalla People’s Bank of China. Gli scambi over-the-counter sono molto popolari in Cina, per la possibilità di ottenere bitcoin senza passare dalle piattaforme online e per i prezzi competitivi.
La decisione arriva poche ore le dichiarazioni del ceo di JP Morgan, Jamie Dimon, che ha definito il bitcoin “una truffa” che “finirà per saltare in aria”, sottolineando che le criptovalute possono essere utili ai criminali o a chi sta cercando di nascondere del denaro.
A dimostrazione delle parole di Dimon, proprio la Corea del Nord starebbe cercando di sfruttare la piattaforma Bitcoin per cercare di alleggerire il peso delle sanzioni utilizzando la criptovaluta, che garantisce un certo grado di anonimato ma soprattutto non è sottoposta a regolamentazione, per evitare i divieti imposti dalla risoluzione dell’Onu, che colpisce anche il Kim Jong-Sun e alcuni membri del suo entourage.
Fonte Investing.com
Il prezzo del Bitcoin è crollato questa settimana sulla scia delle cattive notizie che riguardano le criptovalute, tra cui quella sulla possibilità che la Cina chiuda le piazze nazionali di valute digitali.
Il prezzo del Bitcoin è crollato di quasi il 20% dal massimo storico di 4.969,00 dollari registrato il 2 settembre, entrando in quello che gli analisti dei mercati definiscono un mercato ribassista.
Nonostante i crolli, il prezzo del Bitcoin è quasi quadruplicato dall’inizio dell’anno.
Sul mercato delle criptovalute pesano le voci secondo cui la Cina sarebbe intenzionata a chiudere le piazze nazionali di valute virtuali dopo aver introdotto il divieto sulle offerte iniziali di valute digitali.
La National Internet Finance Association of China ieri ha avvertito che il Bitcoin e le altre valute digitali non hanno una base di valore chiara e rappresentano uno strumento per riciclare denaro sporco, per il traffico di droga e il contrabbando.
Intanto, l’Amministratore Delegato di JPMorgan Chase Jamie Dimon questa settimana ha dichiarato che il Bitcoin “è una truffa” e che esploderà.
Non è chiaro quanto i commenti di Dimon siano responsabili del selloff del Bitcoin di questa settimana. Tuttavia hanno sicuramente contribuito all’umore ribassista che sta aumentando da quando la Cina ha iniziato a inasprire i controlli sulle criptovalute.
Analisi di Proiezionidiborsa
Durante lo scorso biennio il bitcoin è cresciuto di oltre il 1.800%, mentre Ethereum è cresciuto fino al 4,100% da inizio anno fino ad oggi! Questa performance è quasi del 4.100% in otto mesi. L’indice S & P 500 ha impiegato più di quattro decadi per una performance di questo livello.
Ma perché le criptovalute come il bitcoin sono stati inarrestabili?
Ci sono una manciata di motivi per cui le valute digitali vanno per la maggiore. La principale è che gli investitori probabilmente vedono guadagni a tre e quattro cifre su Bitcoin e Ethereum, e non vogliono perdere il treno del rialzo. Dato che pochi istituti finanziari sono coinvolti nel trading delle criptovalute e che non hanno il sostegno del governo, le oscillazioni sono legate ai capricci e alle emozioni degli investitori. Il sentiment è stato decisamente ottimista, ma basta poco per farlo diventare decisamente pessimista. Nel qual caso i milioni di piccoli investitori che sono saliti sul treno del bitcoin correrebbero a dismettere la criptovaluta con le conseguenze che potete immaginare e che potrebbe avere anche ripercussioni sui mercati azionari “reali”.
Ma fin dove potrebbe spingersi il ribasso del bitcoin?
Il I° obiettivo naturale della proiezione ribassista in corso si trova in area 3850 e al momento è stato rotto al ribasso. Se tale rottura dovesse essere confermata in chiusura mensile le quotazioni del bitcoin andrebbero a toccare area 2700 prima (II° obiettivo naturale) e successivamente area 1680 (III° obiettivo naturale).
Chiaramente il recupero in chiusura mensile di area 3850 darebbe nuova linfa al bitcoin che potrebbe ripartire per nuovi massimi storici.