BitCoin, è la nuova bolla dei Tulipani? 

Bitcoin

In questo articolo si tenta di fornire una risposta all’interrogativo-provocazione che da sempre ha accompagnato l’imponente ascesa del BitCoin fin quasi dalla sua nascita sugli exchanges dei primi anni di questo decennio. Ma il BitCoin è la nuova bolla isterica dei mercati mondiali, uguale a quella dei Bulbi di Tulipani centro Europei?

Di bolle speculative ne esistono tantissime ed a tutti i livelli, pertanto una comparazione completa appare assai ardua. Più semplicemente si può giungere invece ad una qualitativa comparazione tra alcuni eventi epocali tra le bolle speculative finanziarie e l’evoluzione prezzi di BitCoin.

Il grafico completo dell’indice di prezzo del BitCoin più profondo è stato pubblicato nello scorso approfondimento.

I grafici invece che verranno presi in considerazione in questa sede sono:

Bulbi di Tulipano

  1. Law Mississipi Company.

Riferimenti poi possono essere effettuati anche col Nasdaq/100 (2000: bolla Tlc-Web-Bio) e Nikkei (1989: bolla R.E.-Banks).

Bulbi di Tulipano.

In circa 9-10 trimestri passò da 1 a 60. Poi dal top assoluto ci fu un inesorabile, violento e virulento crollo che ne annullò completamente la quotazione in meno di un anno.

J. Law Mississipi Company.

In circa 3 trimestri passo da 500 a 10000 e poco oltre. Poi dal top assoluto ci fu un inesorabile, crollo che ne annullò oltre metà capitalizzazione e po di li a poco la fine dell’azienda.

BitCoin

Le prime quotazioni ufficiali del BitCoin partirono nel 2009 con un valore teorico stimabile tra 0.00001 e 0.001. Nei trimestri successivi si giunse a due top memorabili 0.003 (26/04/2010);  0.17 (15/09/2010).

Questo primo asintoto collezionò una 17000X o 1700000%.

Successivamente ci furono altri massimi ”folli” rispetto al valore di partenza: 31.90 (Giugno/2011); 1177 (Novembre/2013); 19765 (Novembre/2019).

Evito di calcolare magnitudo e percentuali d’incremento dallo start delle quotazioni.

Considerazioni.

Esistono alcune differenze rimarchevoli tra le due bolle speculative “insostenibili” prima descritte (Tulipani; Mississipi Co.) e l’isteria rialzista vissuta dal BitCoin.

Intanto BitCoin non è fallito-chiuso-morto, ma è ben vivo finanziariamente.

Come tutti gli strumenti finanziari O.t.C. e sottili e/o poco liquidi, è caratterizzato da violenti accessi di volatilità.

E’ stato parzialmente regolamentato con l’istituzione di future CME/CBOT based.

Attualmente quota astronomicamente distante dai valori di start e dai valori di inizio anno di tutti gli anni dal 2008 in poi.

Le correzioni che ha subito rientrano perfettamente nell’ordine delle mega-correzioni che hanno subito strumenti molto più maturi, accettati, regolamentati e globali (vedasi Nasdaq/100 & Nikkei 225).

L’analogia con i tulipani si deve forse ricercare nella massiva “Token Fake Economy” che ha usato impropriamente Bitcoin come driver-truffa, e di centinaia di “ICO-Ponzi” che sono regolarmente e velocemente implose, lasciando un marchio negativo sull’intero settore.

Un caso veramente eccezionale e degno di citazione, potrebbe essere rappresentato da VERGE (BitTrex), attualmente ancora viva e vegeta, ma che ha rappresentato una vera singolarità finanziaria nel corso del 2017:

minimo 0.00000883 (Gennaio); massimo 0.296228 (Dicembre); 33547,9X o 3354790%.

La conclusione pertanto è univoca: Bitcoin non è e non è stato assolutamente assimilabile agli eventi caratterizzanti i Bulbi di Tulipano centro europei.