Dopo i deludenti dati dell’industria italiana abbastanza a sorpresa buone notizie sono giunte dalla bilancia commerciale italiana.
Tra l’altro proprio nel giorno in cui abbiamo commentato i deboli dati della bilancia commerciale di Giappone e Germania e quanto sta costando alla stessa voce ad entrambe le nazioni la diatriba doganale tra USA e Cina.
Insomma nonostante il contesto globale non certo favorevole l’Italia sta galleggiando meglio di altri.
Anche perché l’inusuale miglioramento anche del dato della bilancia intra UE fa pensare che i nostri prodotti abbiano rosicchiato quote di mercato per esempio ai prodotti tedeschi…
Vediamo.
Tabella principali dati macroeconomici UE
Saldo della bilancia commerciale italiana (Lug) | 7,631B | 5,701B | |||||
Saldo della bilancia commerciale italiana UE (Lug) | 3,58B | 1,85B | |||||
Indice principali prezzi al consumo (Annuale) (Ago) | 0,9% | 0,90% | 0,9% | ||||
Indice generale dei prezzi al consumo (Mensile) (Ago) | 0,2% | 0,20% | 0,2% | ||||
IPC (Annuale) (Ago) | 1,0% | 1,00% | 1,0% | ||||
IPC (Mensile) (Ago) | 0,1% | 0,2% | -0,5% |
Come possiamo osservare entrambi i dati della bilancia commerciale italiana migliorano e di parecchio l’uscita precedente.
Ciò che colpisce in particolare è proprio la crescita del dato intra UE, fattore che sin qui e già da tempo percorreva con frequenza una ripida strada in discesa.
Non tanto in valori assoluti quanto rispetto alla valutazione precedente come ci mostra la tabella sottostante.
(fonte Investing.com)
Fa molto piacere constatare come il saldo pubblicato oggi rappresenti il Top da diversi anni a questa parte.
Segno che le prese di posizione dell’UE verso l’Italia sono in gran parte preconcette.
Nel contempo un riconoscimento al lavoro del Governo caduto che ora il nuovo esecutivo avrà il compito di confermare.
Unione europea: i prezzi restano freddi
Stabilire se Draghi e il board della BCE siano soddisfatti per l’ennesima tornata di dati sui prezzi nell’Unione che non dà segni di vita non è semplice.
Da un lato, vista l’immissione massiccia di nuova liquidità è certamente meglio così.
Dall’altro abbiamo una ulteriore conferma che l’economia europea è alquanto malferma nel proprio cammino di crescita.
Stiamo parlando comunque degli indici sui prezzi di luglio…
Sarà interessante valutare gli effetti sugli stessi indici quando la mareggiata settembrina di liquidità in entrata sui mercati e si spera nel circuito del credito alle aziende avrà prodotto i propri effetti