Bilanci delle multinazionali: chi sale e chi scende

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L’ Area Studi Mediobanca ha analizzato l’impatto del coronavirus sui bilanci delle multinazionali suddivise per settore. A finire sotto la lente di ingrandimento 150 multinazionali con un fatturato superiore a 3 miliardi di euro all’anno. A confronto i risultati del primo trimestre di quest’anno con quello 2019.

Dove pende la bilancia

La pandemia del coronavirus ha segnato in negativo i ricavi dei produttori di aeromobili, i colossi Oil & Energy e quelli della moda. Il settore WebSoft, Grande distribuzione organizzata (GDO) e case farmaceutiche hanno segnato dati positivi.

La crisi maggiore si è sentita per le aziende che fatturano in Asia ed oggi sono sulla strada della ripresa. Non si può dire delle multinazionali Europee  e delle Americhe: l’impatto sarà ancora sostenuto nel secondo trimestre dell’anno. Il motivo è semplice: il coronavirus è giunto in queste aree qualche settimana più tardi.

Cosa dobbiamo aspettarci

Di questo passo il primo semestre dell’anno 2020 sarà contrassegnato da segni evidenti della crisi economica. Solo successivamente la situazione, con i dovuti scongiuri, potrà incanalarsi per il meglio. Nessuna delle multinazionali si sbottona sul futuro. La grande incertezza è dovuta dalle variabili durata ed estensione geografica del coronavirus.

Bilanci delle multinazionali: chi sale e chi scende

Andiamo a vedere nello specifico per chi il fatturato del primo trimestre di quest’anno è stato migliore rispetto al 2019. Sono stati baciati dalla crescita le multinazionali del settore WebSoft, la Grande distribuzione organizzata, case farmaceutiche, il settore dei pagamenti elettronici, l’elettronica.

L’effetto ribassista del fatturato si è verificato  per le multinazionali che producono aeromobili, dell’Oil & Energy, della moda, dell’Automotive, dalle Telco. Hanno parato il colpo i settori Media & Entertainment e Drinks.

Cosa ha influenzato i consumatori

Logicamente la fotografia scattata da Mediobanca tiene presente l’intero periodo appena trascorso di divieti e restrizioni che a livello mondiale ognuno ha dovuto rispettare. Nel contempo sono cambiate le abitudini dei consumatori e gli effetti sulle multinazionali sono state evidenti. Con il coronavirus quasi nessuno è rimasto immune: dal più grande al più piccolo.