La città di Benevento attende con curiosità il primo allestimento ‘in patria’ dell’opera buffa scelta per aprire la XLII edizione del festival “Città-Spettacolo”. Si tratta di un’opera ispirata proprio alle sue misteriose tradizioni e alle sue antiche leggende. “Il noce di Benevento” andrà in scena domani al Teatro Romano, nel giorno di San Bartolomeo. A far da regista, Renato Giordano. Scopriamo questo evento e la magnifica città del Sannio, per chi non la conosce, con gli Esperti della Redazione Cultura di ProiezionidiBorsa.
Un’opera che accende la magia del Teatro Romano
Benevento stregata dalla prima opera lirica ispirata al suo leggendario noce. Il testo anonimo di questa opera del 1837 arriva dalla Biblioteca del Conservatorio di Musica S. Pietro a Majella di Napoli. Il direttore d’orchestra Leonardo Quadrini lo ha rivisto per questa prima rappresentazione in uno scenario mozzafiato come il Teatro Romano. Il compositore napoletano Giuseppe Balducci aveva composto arie frizzanti, semplici da eseguire con due pianoforti e il coro lirico di Bitonto diretto da Giuseppe Maiorano. Quest’opera è stata eseguita a Napoli nel 1836 quando la città era ancora sotto i Borboni, poi a Jesi nel 2018 e a San Paolo del Brasile.
Nicola Pisaniello dalla voce ora suadente ora potente
La trama del libretto dell’opera “Il noce di Benevento”, tratta di intrighi amorosi conditi con divertenti inganni e scaramanzie. Tre ragazze da marito si contendono l’amore del nobile Alberto, figlio del barone locale. Due dame misteriose si intromettono a complicare tutto. Ma poi ogni cosa si risolverà in nome dell’amore. Nella storia entrano le famose streghe di Benevento della leggenda. E naturalmente anche il famoso noce, l’albero degli incontri e incantesimi. Le voci di Michela Rago, Margherita Pugliese, Angela Bonfitto, Deborah Colangelo e Clementina Regina incantano già alle prove. Si alternano a quella ora suadente ora potente del magnifico tenore Nicola Pisaniello. Che ha cantato in tutto il Mondo e vanta un’estensione canora eccezionale ed è in scena dall’inizio alla fine dell’opera.
Benevento stregata dalla prima opera lirica ispirata al suo leggendario noce
La città è in trepida attesa di questa prima che celebra le sue magiche leggende. Invece i turisti sono stregati dai tesori dell’archeologia del territorio e dai sapori della tavola campana. Pochi conoscono questo straordinario tesoro archeologico della Valle Caudina. Così come le specialità tipiche di Benevento. Prima di applaudire l’opera, tutti a tavola. Ci lasciamo deliziare dal prosciutto di Pietraroja, la soppressata, l’agnello di Laticauda, il caciocavallo affumicato e la ricotta. Pane cotto al forno, conserve di verdure, formaggi e frutta secca sono i protagonisti dello shopping a Benevento. Qui si gustano menù di terra con carciofi e peperoncini ripieni, mele profumate, dolci. Per finire, i vini corposi e i torroni di Benevento alla nocciola e alla mandorla.