Basterebbe questo numero di respiri contro le impennate della pressione massima e l’ansia delle palpitazioni in gola

ansia

Non è detto che sia necessario assumere farmaci per spegnere alcuni fastidiosi sintomi. Vi sono circostanze in cui si potrebbe evitare il ricorso ad una terapia farmacologia e scegliere la via dei rimedi naturali. Anche quando si riscontrano sbalzi di pressione arteriosa o tachicardia. Del resto, sono in continuo aumento i soggetti che soffrono di ipertensione e spesso lamentano episodi di tachicardia. Quel che più spaventa sono gli improvvisi sbalzi di pressione che soprattutto dopo la mezz’età potrebbe diventare molto frequenti.

I consulenti di Redazione hanno indicato quanto deve essere la pressione diastolica e sistolica dopo i 50 anni. Ed è importante conoscere i valori pressori da non superare per tutelare la salute non solo del muscolo cardiaco, ma anche del cervello. Allo stesso tempo sarebbe consigliabile prestare attenzione anche ai principali sintomi della pressione arteriosa alta. Così si potrebbe avere tempo e modo di scongiurare l’insorgere di patologie croniche compromettono seriamente il funzionamento dell’organismo.

Per questi motivi basterebbe questo numero di respiri per riportare i valori pressori nella norma e per calmare uno stato ansioso. Non tutti conoscono alcune semplici tecniche di respirazione che aiutano a migliorare la circolazione del sangue. Ovviamente sarebbe preferibile associare l’allenamento della forza muscolare ad uno stile di vita sano ed equilibrato.

Anche a tavola conviene sorvegliare e scegliere con cura gli alimenti che si consumano con maggiore frequenza. Un’attenzione particolare merita ad esempio la quantità di sale che si assume ogni giorno e di cui non sempre si è consapevoli. Forse pochi sanno che c’è più sale in alcuni cibi che ingeriamo quotidianamente che in tonno e affettati.

Basterebbe questo numero di respiri contro le impennate della pressione massima e l’ansia delle palpitazioni in gola

Per tutelare la salute vascolare sarebbe anche opportuno praticare un’attività motoria con costanza. Pur tuttavia anche coloro che non si possono dedicare allo sport potrebbero rafforzare i muscoli dell’apparato respiratorio. Uno studio recente ha rivelato gli effetti positivi della respirazione sul miglioramento della pressione arteriosa.

Ai partecipanti è stato chiesto di effettuare 30 respiri al giorni per 6 giorni a settimana secondo una tecnica respiratoria ad alta resistenza (IMST). Tale allenamento consente di aumentare la forza dei muscoli coinvolti durante la respirazione attraverso profonde inspirazioni ed espirazioni. Dopo 6 settimane di pratica i ricercatori hanno riscontrato una rilevante riduzione della pressione da 135mmHg a 126mmHg.

Inoltre si è registrato un netto miglioramento della dilatazione dell’arteria brachiale. Anche la frequenza cardiaca troppo alta riceve giovamento dal controllo della respirazione. Chi ha il cuore in affanno e lo sente pulsare in gola entra in uno stato di agitazione o spesso è proprio l’ansia a generare tachicardia. In simili circostanze la respirazione e l’attività cardiaca possono influenzarsi a vicenda con esiti positivi o negativi.

In condizioni di stress infatti potrebbe aumentare sia il battito cardiaco che la frequenza respiratoria. Per riportare il cuore ad un battito normale si potrebbe regolare il ritmo del respiro. A tal fine sarebbe utile imparare e sperimentare le diverse metodiche di respirazione che aiutano a gestire stati ansiosi e tachiacardia.