La targa è un componente fondamentale dell’automobile. Serve per identificare univocamente il veicolo e renderlo riconoscibile soprattutto alle forze dell’ordine. Circolare senza è un reato, e quando una targa è deteriorata si può incorrere in pesanti sanzioni. Succede a volte che circolando si ricevano dei colpi al paraurti, magari parcheggiando. O, nel corso degli anni, le vibrazioni del movimento possono progressivamente allentare le viti che tengono fissate una targa. Piano piano, senza accorgersene, basta questa disattenzione per ritrovarsi a smarrire la targa del proprio veicolo. Questo è un problema ben più fastidioso di quello che s’immagina. Circolare senza targa è infatti un reato punito dal Codice della Strada con una sanzione amministrativa che va da 87 euro a 344 euro.
Ma in alcuni casi questa sanzione può configurarsi in maniera ancora più grave, e la multa sale fino a oltre 8.000 euro. Nell’articolo di oggi il team di ProiezionidiBorsa approfondirà questa tematica spiegando come fare per risolvere il problema della targa smarrita o deteriorata. Ci possono essere diversi casi in cui si verifica questa eventualità. La targa potrebbe essere addirittura rubata, o finire distrutta a seguito di un incidente. In questi casi, come si procede?
Basta questa disattenzione per passare veri guai con multe fino a 8.186 euro e il fermo del veicolo per 3 mesi
La prima cosa da fare è ovviamente avvisare le autorità. Come detto, la targa serve soprattutto per l’identificazione del veicolo. Quindi, le forze dell’ordine devono essere messe a conoscenza, entro 48 ore, del fatto che la targa è stata smarrita, rubata o che comunque non sia “disponibile”. Bisogna farsi rilasciare copia della denuncia dalla Polizia o dai Carabinieri, a seconda di a chi ci si è rivolti. Dopo 15 giorni dalla denuncia, se la targa non è stata ritrovata, ci si deve poi recare alla Motorizzazione civile. Qui si potrà procedere alla re-immatricolazione del veicolo.
I costi non sono così contenuti, ma neppure troppo onerosi. Le imposte totali sono di circa 100 euro tra emolumenti ACI, costo delle pratiche e imposte di bollo. A questi va aggiunto il costo della targa, che varia in base alla cilindrata. Finché non si procede a sostituire la targa, si può circolare con un pannello bianco che dovrà essere approntato dallo stesso automobilista. Il pannello deve contenere gli stessi dati della targa originale. Attenzione: circolare con un pannello di questo genere senza aver effettuato la necessaria denuncia comporta una sanzione da 26 a 102 euro. La sanzione più grave, però, è quella che si configura in caso di targa contraffatta. In tal caso, per la legge si sta tentando di impedire l’identificazione del proprio veicolo. Questo reato è punito con una multa salata, dai 2.046 a 8.186 euro. È previsto anche il fermo del veicolo per 3 mesi.
Approfondimento
Pochi sanno che arrivano multe a chi circola con questa targa anche se in buona fede