Basta evitare questi comunissimi errori per avere un orto autunnale prosperoso e rigoglioso

terreno

L’estate è il periodo per eccellenza dell’orto. È nei mesi più caldi che le nostre coltivazioni raggiungono il massimo della resa. Verdure, ortaggi e frutta crescono in maniera copiosa e generosa, tanto da superare persino il fabbisogno famigliare. Capita che parte del raccolto venga, quindi, regalato a parenti e amici, trasformato in gustose conserve o addirittura surgelato. Questa grande abbondanza può però distrarre la nostra attenzione sulla reale condizione in cui versa il terreno del nostro orto. Dimenticanze, disattenzioni e scarse cure potrebbero, infatti, compromettere i raccolti futuri.

Basta evitare questi comunissimi errori per avere un orto autunnale prosperoso e rigoglioso

In questo articolo andremo a svelare quali sono gli sbagli che commettiamo durante il periodo estivo. Prendersi cura oggi del nostro orto, infatti, assicurerà un’eccellente resa nei mesi futuri.

Eccesso di concime

I nostri nonni avevano l’abitudine, nei primi giorni autunnali, di concimare il terreno con del letame maturo. Questo concime naturale possiede, infatti, numerosissimi pregi. Innanzitutto, non “aggredisce” il terreno, perché rilascia le sostanze nutritive molto lentamente. Inoltre, migliora la struttura stessa della terra grazie al notevole apporto di sostanze organiche. Oggi, purtroppo, questa pratica tradizionale è stata sostituita dall’acquisto di fertilizzanti, naturali o chimici, che tendiamo a distribuire “a sentimento”, ovvero senza seguire le istruzioni d’uso.  L’eccesso di fertilizzante – distribuito più frequentemente o in quantità superiori rispetto a quelle previste – rappresenta, infatti, un inutile spreco di denaro. Ma non solo. Impiegare i fertilizzanti a piene mani potrebbe aumentare la salinità del terreno, andando a inficiare la redditività del raccolto.

Non intervenire sul terreno

Presi dal prestare cure alle piante, durante l’estate può capitare di trascurare il suolo. Per avere un orto produttivo è fondamentale che il terreno venga continuamente mosso in superficie, con zappature o erpicature. Queste operazioni permettono, dunque, di arieggiare il terreno e di interrompere la risalita capillare che si traduce, nelle giornate di sole, in un’elevata perdita di acqua.

La mancanza di rotazione

La coltivazione continuativa negli anni delle stesse tipologie di piante potrebbe causare una “stanchezza” del terreno difficile da alleviare con dei semplici concimi. Piantare le stesse varietà per più anni consecutivi, significa, infatti, un assorbimento dei nutrienti sempre uguale nel tempo. Il risultato è che alcune sostanze tendono a sparire dal suolo più velocemente rispetto ad altre. Inoltre, quando il terreno è stanco, tendono a svilupparsi, ogni anno, gli stessi insetti (parassiti e patogeni) e, di conseguenza, le stesse malattie. L’unica soluzione, in questo caso, è prevedere una rotazione delle colture, con l’introduzione, nell’orto autunnale-invernale, di piante da sovescio. Le radici di queste ultime arricchiscono, infatti, il terreno, restituendogli sostanze nutritive. Dunque, basta evitare questi comunissimi errori per avere un orto autunnale prosperoso e rigoglioso.

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