La puntata attuale di Alternativa Tenerife parla oggi di banche, i mercati finanziari hanno avuto oggi una brutta giornata, lo spread italiano si avvicina pericolosamente ai 200 punti e molti Media danno la colpa alle decisioni di Trump. Si dimenticano che per otto anni i mercati sono saliti grazie alla liquidita’ immesse dalle Banche centrali, che hanno supportato in molti Paesi un sistema bancario zoppicante, Italia e Spagna in testa. Analizzando pero’ le notizie economiche oggi mi hanno colpito due notizie che possono far capire i diversi momenti storici ed economici vissuti da Spagna ed Italia in questo periodo. La direzione di LEGGO TENERIFE mi ha chiesto di “scrivere profeticamente” per il numero di febbraio 2017 un articolo assieme al Dott. Paolo Cardena’ sul decreto salva banche del dicembre 2016 e sulla situazione dei prestiti subordinati degli istituti italiani.
La comune visione con Paolo Cardena’ era che i 20 miliardi stanziati dal Governo Gentiloni non sarebbero bastati a salvare il sistema bancario ed oggi i dati dei conti Unicredit (dal sito Larepubblica.it) hanno confermato questa idea: “Stamane la banca di Piazza Gae Aulenti ha pubblicato il documento di registrazione predisposto in vista dell’aumento di capitale da 13 miliardi di euro, per il quale ha ricevuto il via libera della Consob. Il documento – insieme alla nota informativa e di sintesi ancora da pubblicare – rappresenta il materiale messo a disposizione di azionisti e investitori per valutare l’opportunità di sottoscrivere la ricapitalizzazione.” e se anche l’ennesimo aumento di capitale di Unicreit dovesse fare la fine di quello MPS, la prima e la terza banca italiana verrebbero nazionalizate?
Il sistema italiano sta letteralmente crollando sotto un mare di sofferenze e di una politica scellerata di acquisto di titoli di Stato spinta dalla BCE e dai suoi infiniti QE, mentre per anni quando facevo il Promotore Finanziario ho sentito ripetere che il sistema italiano era il piu’ solido del mondo, e che i risparmi degli italiani erano al sicuro…
Arrivo invece ai conti di Bankia pubblicati sempre oggi, un utile di 800 milioni, “spettacolare se paragonato alla mega perdita di Unicredit”, Bankia fu una delle banche piu’ ricapitalizate dallo Stato spagnolo nella crisi del 2008, i conti segnalano quindi una certa stabilita’ e passata la crisi della clausola suelo e lo sboom immobiliare la banca spagnola puo’ guardare al futuro con maggiore solidita’:
“Bankia no cerró un buen año. En 2016 ganó 804 millones, un 22,7% menos que en 2015. Los menores ingresos financieros por la caída del crédito (descendió un 6,3%), los bajos tipos de interés, el descenso de los ingresos por comisiones y la falta de resultados del City Nacional of Florida (vendido el año pasado), explican la caída del beneficio.” Fonte El pais.
Dispiace veramente scrivere questa analisi semplice ma impietosa sui bilanci di due gruppi bancari famosi e cardini dei sistemi economici italiano e spagnolo, anche i dati dei PIL confermano pero’ l’attuale differenza di efficienza, la Spagna ampiamente sopra il 3% nel 2016, l’Italia sotto l’1% ormai da quasi un decennio.
A peggiorare la situazione poi l’emergenza migrazione e terremoto che stanno affondando il nostro deficit e facendo salire ulteriormente la pressione fiscale. Oggi scrivo questo breve post ma circa 4 anni orsono avevo compreso la dinamica che stava prendendo la ex corrazzata Italia, per questo chiusi la mia partita Iva, vendetti casa e decisi di intraprendere l’Alternativa Tenerife per me e per la famiglia.
Fortuna, incoscienza? Forse entrambe!
Comunque sinceramente non mi sarei aspettato un collasso di questa portata delle banche italiane per le quali avevo lavorato, nei tre principali Gruppi per 17 anni. Prossime puntate andremo sempre piu’ in profondita’ sull’Alternativa Tenerife per crearsi un futuro qui a Tenerife, magari lontano da probabili Bail IN di primari istituti italiani!
Alla Prossima
Dott Riccardo Barbuti