Per le banche italiane non sembrano esserci buone prospettive. Aumentano i rischi anche nelle stime degli analisti. Le previsioni sulle banche italiane
Il parere degli analisti sulle Banche italiane
Tassi in calo da parte delle banche centrali e, quindi, anche un calo sui margini di guadagno delle banche. Il tutto mentre continua l’obbligo, per gli istituti di credito, di aderire agli standard di sicurezza europei. Non solo, ma guardando al panorama interno, le banche italiane devono anche fare i conti con l spinosa situazione di Carige. E con il suo salvataggio, tuttora da definire. Kepler: neanche l’M&A salverà gli utili delle banche italiane. Una situazione, quella europea in generale e italiana in particolare, che è diametralmente opposta a quella che si sta osservando dall’altra parte dell’oceano.
Banche Usa: su chi puntare?
Infatti le banche statunitensi stanno premiando i loro azionisti con una serie di generosi dividendi. Il settore, famoso insieme agli energetici per essere particolarmente attento ai premi per i propri investitori, sta attraversando un momento favorevole. In arrivo cospicui dividendi ed ampie operazioni di buyback in risposta al superamento degli stress test annuali della Fed. A parlare sono i numeri. Goldman Sachs ha addirittura raddoppiato il dividendo (+50%) aumentando a 7 miliardi di dollari, invece dei 5 miliardi riservati nel 2018, il piano di buyback. Un aumento che fa impallidire anche il già cospicuo +13% di JP Morgan Chase. Quest’ultima, però, si riprende la sua rivincita sul fronte buyback: 29,4 miliardi di dollari per il nuovo programma, invece dei 20,7 miliardi dell’anno scorso.
Banche italiane da comprare secondo gli analisti
Altro clima, invece dalle nostre parti. Un’economia europea (e italiana) bancocentrica, soffre maggiormente per la situazione attuale e soprattutto per le prossime decisioni di politica monetaria. Secondo gli analisti è meglio limare le previsioni sul target price degli istituti, un taglio in media del 5%. Tra i pericoli che corrono le banche, infatti, c’è un possibile calo degli utili del 4%, calo derivante a sua volta da tassi di interesse che presto potrebbero essere tagliati. Le previsioni guardano a un -0,4% per fine anno. Per Kepler Cheuvreaux la crescita rimarrà piatta sia nel 2019 (+0,3%) che nel 2020 (+0,5%) anche a causa di uno spread ormai stabile oltre la soglia dei 250 punti. Troppo per riuscire a reggere le tante sfide partendo dall’avanzata del fintech fino ad arrivare alla gestione dei costi. Su chi puntare allora? Mediobanca e Intesa mentre per le regionali un’opzione interessante potrebbe essere Bper. Tutte e tre con rating Buy.