ROMA (Reuters) – L’incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei crediti delle banche significative è calata nel 2017 al 7,3% al netto delle rettifiche, grazie alle cessioni e all’attività di recupero.
Lo dice Bankitalia nel Bollettino Economico che fotografa il miglioramento della qualità del credito che si accompagna a una “più decisa espansione” dei prestiti alle imprese.
“L’incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei finanziamenti erogati dalle banche classificate come significative è scesa a fine anno al 14,5% al lordo delle rettifiche di valore e al 7,3% al netto, contro il 17,6 e il 9,4 del 2016, rispettivamente”, dice Bankitalia.
Il tasso di copertura delle esposizioni deteriorate (ossia il rapporto tra le rettifiche e la consistenza dei prestiti deteriorati) è aumentato al 53,8% a fine 2017 (dal 53,3).
Anche il flusso dei nuovi crediti deteriorati sul totale dei
finanziamenti è rimasto sui livelli precedenti la crisi finanziaria, scendendo nel 2017 al 2,1% dal 2,6 nel 2016.
CREDITO IN ESPANSIONE
I finanziamenti alle imprese mostrano segnali di una “più decisa espansione”, dice Bankitalia, segnalando che l’incremento è stato del 2,1% nel trimestre terminante in febbraio in ragione annua e dell’1,2% sui dodici mesi. Nel Bollettino Economico si spiega che il rafforzamento della domanda di credito ha risentito “positivamente della crescita degli investimenti, mentre le condizioni di offerta restano accomodanti”.
“Su tale andamento hanno verosimilmente influito anche gli incentivi all’offerta previsti dalle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine, in particolare l’approssimarsi della scadenza del periodo di riferimento, lo scorso gennaio, per il computo del credito concesso a imprese e famiglie, sulla base del quale è definito il costo finale delle operazioni per ciascuna banca partecipante”.