ROMA (Reuters) – I prestiti delle banche italiane alle famiglie e alle imprese sono saliti dell’1,9% annuo a febbraio, proseguendo il trend positivo che dura da due anni, mentre le sofferenze nette di gennaio sono in calo a 59,3 miliardi dai 64,1 miliardi del mese precedente. In tredici mesi si sono ridotte di oltre 30%.
Lo dice l’ultimo rapporto dell’Abi, l’associazione delle banche italiane.
Dai dati aggiornati a gennaio 2018, si conferma anche la crescita del mercato dei mutui, in incremento annuo del 3,2%.
Le sofferenze nette a gennaio 2018, scese a 59,3 miliardi, hanno registrato in tredici mesi una riduzione di oltre 30%, segnala l’Abi, raffrontandole con gli 86,8 miliardi di fine 2016.
Restano sui minimi i tassi praticati alla clientela. Quello medio sui prestiti a febbraio è attestato al 2,69%. Il tasso medio per le nuove operazioni di acquisto di abitazioni all’1,89% e quello medio per i nuovi finanziamenti alle imprese, all’1,65%.
I depositi (conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, a fine febbraio di circa 70 miliardi di euro rispetto a un anno prima (+5,1% su base annuale), mentre è sempre in calo la raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, per quasi 69 miliardi di euro negli ultimi 12 mesi (-20,7%). Il saldo di queste due componenti determina a gennaio una crescita marginale quasi nulla (+0,04%) su base annua.