L’Italia sta trattando con la Commissione europea per quanto riguarda la possibilità di liberare Banca MPS (BMPS) da circa due terzi dei suoi crediti inesigibili.Il ministero del Tesoro, azionista di maggioranza della banca senese, ha proposto all’Ue la scissione di 10-14 miliardi di crediti deteriorati della banca a favore di Amco (la ex Sga).
Cosa dice l’Europa
La soluzione definitiva di Bruxelles si avrà solamente dopo l’insediamento del commissario Margarethe Vestager. In un paio di settimane dovrà manifestare le idee di Bruxelles sulla possibilità o meno di aiuti di Stato e dunque di eventuali effetti distorsivi sulla concorrenza.
La decisione, comunque, dovrebbe essere presa al più tardi entro la fine dell’anno, quando il Tesoro dovrà dismettere la propria quota (68%) detenuta in Mps.
I problemi
Il principale quesito è caratterizzato dal prezzo che nella proposta dell’Italia è attiguo ai valori di bilancio della banca. Al contrario per le autorità europee sarebbe meglio fosse più vicino ai prezzi di mercato. Citando l’advisor dell’Unione Europea, Oliver Wyman, l’UE non avrebbe “un orientamento favorevole all’operazione che, se effettuata a valori di carico, sarebbe distorsiva della concorrenza”. Viene presa in considerazione dalle autorità europee anche l’ipotesi di dividere non più l’intero stock da 14 miliardi di crediti deteriorati ma solamente il 70-80%.
Il titolo Banca MPS
A Milano, al momento, il titolo rimane negativo. Equita valuta che la cessione di 11,5 miliardi di Npl porterà l’Npe della banca dal 16,6% a 5% e il CET1 da 11,9% a 11,1%.
D’altra parte per adesso Equita continua a consigliare cautela sulle azioni della banca senese.Si suggerisce cautela agli investitori poco inclini ad affrontare alta volatilità, esortandoli alla ponderazione nell’investimento che risulta essere potenzialmente rischioso e potrebbe portare anche a gravi perdite. In questo momento viene scambio a 1,421.
Torneremo sull’argomento nei prossimi giorni.
Approfondimento
Analisi e target di breve e medio termine su Banca MPS