Banca MPS festeggia con un rialzo di circa il 20% in una sola seduta la prima promozione da parte delle agenzie di rating dopo sette anni. Moody’s, infatti, ha alzato a «B3» da «Caa1» il merito di credito «standalone» della banca posseduta al 69% dallo Stato italiano. Anche l’outlook è positivo, quindi anticipatore di futuri rialzi.
Un contributo decisivo alla formulazione di questo giudizio viene dall’ottima politica di Banca MPS sulla gestione dei crediti deteriorati (NPL). In un anno, infatti, la banca senese ha ridotto dal 18% al 12,5% i crediti deteriorati facendo meglio degli obiettivi imposti dalla Commissione Europea due anni. Certo il livello degli NPL è ancora bene superiore alla media delle banche in Italia che è dell’8% e in Europa del 3%, ma è effettivamente migliorato superando i target imposti.
Un altro aspetto sottolineato da Moody’s è la ritrovata capacità di Banca MPS di finanziarsi da sola sui mercati. Nel 2019, infatti, l’istituto bancario senese ha emesso un bond non garantito da 1,25 miliardi di euro, un bond Tier2 da 300 milioni e 2 miliardi covered bond. Nei prossimi mesi, Banca MPS dovrebbe essere in grado di restituire i restanti 3,2 miliardi di euro di prestiti garantiti emessi nel 2017.
Oltre a Moody’s c’è un altro elemento che ha contribuito all’esplosione rialzista di Banca MPS. La Commissione Europea ha deciso di dare al Tesoro più tempo per presentare un piano per l’uscita dall’azionariato, che avrebbe dovuto essere preparato entro la fine del 2019 e che prevede il deconsolidamento di un maxi-portafoglio da circa 10 miliardi di crediti deteriorati. Solo dopo la pulizia di bilancio sarà possibile cercare un partner per il Monte.
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Analisi grafica e previsionale sul titolo Banca MPS
Banca MPS (MIL:BMPS) ha chiuso la seduta del 10 gennaio a quota 1,72€ invariata rispetto alla seduta precedente.
In un articolo precedente (Puntare sul ribasso di Banca MPS nel 2020? La ripresa sembra essere al capolinea)
La proiezione in corso sul time frame settimanale è ribassista ed è diretta verso il I° obiettivo di prezzo in area 1,1432€. Tuttavia va notato che il supporto intermedio in area 1,3597€ sta reggendo egregiamente. Per chi punta al ribasso, quindi, è obbligatorio monitorare chiusure settimanali inferiori a questo valore. Qualora si dovesse verificare questa situazione si potrebbero incrementare le posizioni ribassiste.
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I rialzisti potrebbero prendere il sopravvento qualora dovessero esserci chiusure settimanali superiori a 1,4941€.
La debole proiezione ribassista ha ceduto il passo all’esplosione rialzista e le quotazioni hanno chiuso la settimana sopra il livello 1,4941€.
La domanda adesso è “fin dove si potrà spingere il rialzo?”
Guardando il grafico seguente si vede subito come i margini al rialzo siano molto ampi e nell’ordine sono i seguenti 10% circa (I° obiettivo di prezzo in area 1,8595€), 40% circa (II° obiettivo di prezzo in area 2,3931€), 70% circa (III° obiettivo di prezzo in area 2,9224€).
Ogni qualvolta un obiettivo di prezzo viene raggiunto e superato in chiusura di settimana, allora si parte per quello successivo. Da ricordare sempre che il raggiungimento del III° obiettivo di prezzo segna in una qualunque proiezione (rialzista o ribassista che sia) un punto in cui ci sono elevatissime probabilità di inversione.
I ribassisti potrebbero riprendere il sopravvento solo con chiusure settimanali inferiori a 1,5344€.

Banca MPS: proiezione rialzista in corso sul time frame settimanale. La linea blu rappresenta i livelli di Running Bisector; la linea rossa i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione