Balzo del 20% in 4 sedute: la strana euforia della Borsa americana

Donald Trump

Balzo del 20% in 4 sedute. La strana euforia della Borsa americana. Una euforia che da qualche seduta sta scatenando acquisti che fanno salire gli indici a botte del 4-5% al giorno. E’ un entusiasmo che però contagia scarsamente gli altri mercati azionari, ad eccezione forse di quella giapponese. A cosa è dovuta questa voglia di acquisti? Proviamo a dare una risposta

Balzo del 20% in 4 sedute: la strana euforia della Borsa americana

Da qualche giorno si stanno scatenando gli acquisti su Wall Street. Una ondata di euforia che coinvolge tutti e tre gli indici maggiori e che apparentemente non ha una spiegazione. Analizziamo i fatti e prendiamo come esempio l’S&P500, l’indice delle maggiori 500 aziende USA quotate. Le ultime tre sedute sono state tutte positive con rialzi che hanno toccato il 6%. Dal minimo del 23 marzo alla chiusura del 26 marzo, in 4 sedute l’indice ha guadagnato il 20%. Eppure l’emergenza coronavirus sta colpendo in pieno il Paese. Gli effetti si cominciano a vedere adesso. I contagiati salgono esponenzialmente, purtroppo sale anche il numero dei decessi. E da un punto di vista economico le attese sono per un Pil in caduta libera nel 3° trimestre. Goldman Sachs stima un crollo del 24%!

Ma allora perché tutta questa euforia? Da dove deriva?

Il motivo di tanto entusiasmo. Ma durerà?

Balzo del 20% in 4 sedute: la strana euforia della Borsa americana. In parte è dovuta all’ottimismo profuso a piene mani dal Presidente Trump, che certamente ci mette del suo. E d’altronde l’ottimismo fa parte del personaggio, essendo l’incarnazione del sogno americano. Del selfmade man che ce l’ha fatta. Ma questo non è sufficiente a spingere gli operatori a comprare. La motivazione è un’altra  ben concreta. Sono i 2000 miliardi di aiuti che l’amministrazione Trump ha messo sul piatto per fare ripartire l’economia. Aiuti a imprese e famiglie senza precedenti. Sgravi fiscali alle imprese sulle assunzioni, migliaia di dollari sui conti correnti dei cittadini. Fondi che vengono resi disponibili con una velocità mai vista. Per non parlare della liquidità con cui la FED sta inondando il sistema finanziario. Soldi che inevitabilmente vanno in Borsa. Spingendo in alto gli indici.

La paura però è che passata la sbornia si inizi a fare veramente i conti con l’emergenza sanitaria e con i danni economici e sociali che lascerà. E allora l’euforia potrebbe lasciare velocemente il posto allo sconforto e alla paura. Volendo essere realisti, è lecito pensare che il peggio forse non è ancora alle spalle.

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