Quando si investe si deve sempre guardare al futuro. Anche in momenti difficili. Anzi, soprattutto in momenti difficili. Questo perché se si investe sul lungo periodo si può approfittare del crollo per guardare ad azioni sicure da comprare con pochi soldi.
Risparmiare e mettere da parte qualcosa è sempre un atteggiamento saggio. Infatti arriva il momento in cui la liquidità serve.
Una strategia solo per professionisti
Se è vero che allo stato attuale delle cose, comprare azioni può essere una strategia solo per professionisti, è anche vero che adesso le quotazioni sono in fortissimo calo. Quindi la tentazione è forte. Una tentazione che si rafforza se si pensa che sul mercato ci sono azioni molto forti. Comprare adesso è una scommessa.
Soldi investiti in azioni sicure
Ma si sa, quello di scommettere è un vizio difficile da togliersi. Per questo motivo, invece di mettere a rischio tutto il capitale, si può invece sfruttare una piccola parte. Minima. Sicuramente soldi che non servono per pagare bollette o affitti e che possono essere investiti in azioni sicure. Le stesse che sopravviveranno alla tempesta.
Azioni sicure da comprare con pochi soldi
In realtà i mercati in crollo sono sempre il classico coltello che cade, ma si può tentare di afferrarlo proteggendosi le mani. In questo caso, puntando su azioni sicure da comprare con pochi soldi. Per giunta soldi che al momento non ci servono. Il che permette di rischiare senza intaccare il portafoglio. E magari, riuscire a trovare un ritorno in futuro. Se si vogliono guardare i singoli titoli azionari allora si possono citare nomi come Johnson & Johnson (NYSE:JNJ).
Vantaggio competitivo
Infatti grazie ai forti dati fondamentali ha subito meno degli altri la pressione di queste sedute. A suo favore, indubbiamente, anche il fatto di essere un campione della cedola (aumento per 57 anni consecutivi) e degli utili (aumento per 36 anni consecutivi). Ultimo vantaggio competitivo? Il rating AAA. Rating che non ha nemmeno il governo degli Stati Uniti. A dare fiducia ulteriore anche il fatto che l’azienda si occupa di segmenti riguardanti sia il settore dei consumi di massa che quelli medici. Nel primo caso si sfrutta la quarantena e gli acquisti compulsivi, nel secondo la necessità di articoli monouso e di igienizzanti.