Azioni promettenti da non farsi scappare

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Quali sono le azioni promettenti da non farsi scappare? O, per meglio dire, cosa si intende con azioni promettenti da non farsi scappare?

Azioni promettenti da non farsi scappare

Per capire cosa sono queste azioni potrebbe essere utile un esempio. Se qualcuno, nel 1965, avesse creduto nella Berkshire Hathaway, azienda tessile sull’orlo della bancarotta, appena rilevata da un certo Warren Buffett, e avesse deciso di investirci 1000 dollari alla fine dello scorso anno se ne sarebbe trovati in tasca 24,73 milioni. Senza contare il caso Amazon. Un caso talmente eclatante che persino il già citato Buffett non ha avuto remore nell’ammettere il suo sbaglio e cioè non essere riuscito ad individuare all’inizio tutte le enormi potenzialità dell’idea di Jeff Bezos. Il tutto senza parlare di Microsoft che, nata nel garage di casa Gates, oggi è la prima al mondo per capitalizzazione.

Azioni statunitensi promettenti da non farsi scappare

Tutto questo per dire che le azioni più promettenti sono, per ovvie ragioni, quelle da individuare all’inizio della loro corsa. Il che rende il tutto ancora più difficile. Ma non impossibile. Una mano per individuarle può arrivare dall’analisi dei macrotrend in formazione. Sicuramente il fattore demografico sarà determinante (invecchiamento progressivo di una popolazione in costante aumento) ma anche alcuni elementi che caratterizzano la società stessa possono essere d’aiuto per capire quali sono le azioni da non farsi scappare.

Questo 2019 potrebbe essere definito “L’anno dell’IPO” a Wall Street. La principale borsa mondiale, infatti, ha visto l’arrivo di nomi come Lyft  (Marzo), Pinterest  (Aprile), Uber  (2019). Senza contare alcuni casi eclatanti come Beyond Meat e Zoom che hanno addirittura raddoppiato se non triplicato il proprio valore. I prossimi?

Chewy, attivo nel settore dei prodotti per animali, e Slack un piattaforma per il lavoro condiviso, entrambi in procinto di IPO.

Azioni italiane promettenti da non farsi scappare

E per l’italia? A metà aprile Piazza Affari ha visto lo sbarco di Nexi, azienda italiana che offre servizi e infrastrutture per il pagamento digitale per banche, aziende, istituzioni e pubblica amministrazione.Dopo un calo del 5% nelle prime ore di contrattazione, il titolo si è pian piano ripreso fino ad arrivare a +9% sulla performance a un mese dal debutto. Dal 24 giugno, inoltre, entrerà nel Ftse Mib al posto di Banca Generali.