Azioni che aumentano il loro dividendo

Microsoft

Un anno fa l’ultimo aumento della cedola del 9,5% ora dell’11% con un dividend yield dell’1,5%. Tra poco un nuovo programma di riacquisto delle azioni.

Il nome del gigante

Stiamo parlando di Microsoft (MSFT), la creatura nata dalla visione di Bill Gates ed oggi in mano a Satya Nadella. Il CEO ha avuto il grande merito di aver letteralmente resuscitato quello che rischiava di diventare a tutti gli effetti un dinosauro dell’elettronica. La carta vincente di Nadella? Il cloud. O per lo meno, capire che il gap verso il segmento dello smartphone non poteva più essere colmato. Meglio perciò dedicarsi ad altro. Per la precisione a quel cloud con servizi annessi che, adesso, rappresenta anche una gran parte delle entrate di Microsoft.

Il cambio di rotta

Non solo ma a dare una spinta ulteriore è stato anche il cambio del business. Il suo Office ha rivoluzionato per sempre il mondo dell’informatica permettendo l’arrivo del computer in casa e in ufficio, non è più venduto come pacchetto. Ebbene la suite, adesso, è in abbonamento, il che permette di avere entrate stabili e prevedibili. E ancora: da questo cambio risulta esserci una maggiore fidelizzazione del cliente. Ebbene, partendo da tutto questo panorama, Microsoft può vantare basi solide nonostante il recente calo dettato più che altro dall’avvento del mobile. Un avvento che, però, ha intaccato non più di tanto il gigante. Infatti negli uffici il PC regna sovrano e tra i PC il nome che titaneggia è quello di Microsoft, appunto.

Azioni con crescita dei dividendi

Microsoft ha aumentato il suo dividendo trimestrale da $ 0,05 a $ 0,51, dividendo che pagherà il 12 dicembre 2019 agli azionisti registrati il 21 novembre 2019. Guardando al buyback, inoltre, il consiglio di amministrazione dell’azienda ha autorizzato l’utilizzo di $ 40 miliardi per il riacquisto di azioni. Il nuovo programma non ha una data di scadenza ma può essere interrotto in qualsiasi momento, ha dichiarato la società. Una strategia, quella del buyback, già usata nei tre anni precedenti ma che non è mai stata aggressiva come questa volta. Nell’anno fiscale 2019 il riacquisto è stato di circa 19,5 miliardi, rispetto a $ 11,8 miliardi del 2017 e i $ 10,7 miliardi del 2018.

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