E’ noto che i più grandi mercati al mondo siano quelli statunitensi. Ma forse non tutti sanno che al di là dei confini a stelle e strisce esistono aziende con una forte espansione a livello internazionale. Ecco qualche esempio.
Evitare una spada di Damocle: i dazi
Nonostante la guerra commerciale, molte aziende con sede all’estero hanno prodotti che presto si faranno strada. Tanto da arrivare ad una crescita internazionale. Per questo motivo potrebbe essere un’ottima occasione investire su società che possono anche essere impermeabili, in alcuni casi, alla guerra dei dazi. Guerra che sta spaventando non poco i mercati e gli operatori. Soprattutto per la sua repentina imprevedibilità, così come anche per la sua durata. Una durata che, allo stato attuale dei fatti, potrebbe essere anche lunga.
Qualcosa alla portata di tutti
Inoltre investire in aziende a livello internazionale è la conferma della strategia attualmente più sicura per i portafogli e cioè la diversificazione. E ancora. investire in aziende con una futura espansione internazionale e che hanno una copertura mondiale, permette anche di sfruttare un altro elemento. Infatti, come ricorda anche Warren Buffett, si tratta di investire in qualcosa che è alla portata di tutti e, soprattutto, alle tasche di tutti.
Aziende che investono nella birra? Sì, grazie
Un nome può essere quello della società belga Anheuser-Busch Inbev (ABI) che ha in portafoglio uno dei marchi più iconici degli Stati Uniti: Budweiser. E non solo. Il portafoglio di bevande di Anheuser-Busch Inbev infatti, comprende anche marchi come Beck’s, Corona e Stella Artois. Da non dimenticare che l’azienda sembra essere molto interessata al fenomeno delle microbirrerie o per meglio dire, ai micro produttori locali di birra. A dare una mano ulteriore sull’appetibilità del titolo è il suo dividend yield al 2,1%.
Una scommessa sulle aziende del settore farmaceutico
Altro titolo sotto gli occhi dell’intera popolazione mondiale è Teva Pharmaceutical Industries (TLV), azienda numero uno al mondo per quanto riguarda i farmaci generici. In questo caso ci si sposta in Israele per quella che è a tutti gli effetti una scommessa sul settore farmaceutico. Recentemente il farmaco di punta di Teva, il Copaxone, ha dovuto affrontare la concorrenza dei generici. In realtà si è trattato di una sfida molto dura che ha portato ad una serie di tagli, anche sul dividendo, oltre che sui costi. Attualmente Teva è in fase di ricostruzione, il che però permette di effettuare un investimento che è una vera e propria scommessa.