Avvio da incubo per le Borse e per Piazza Affari poi però sui listini si è verificata una situazione inaspettata

petrolio

In Borsa si è vissuta un’altra giornata da panico. La guerra tra Russia e Ucraina sta pesantemente penalizzando i mercati finanziari. Tuttavia oggi le Borse hanno avuto un andamento molto particolare sicuramente inaspettato. Scopriamo cosa è accaduto oggi sui listini europei e su quello di Milano.

L’avvio di settimana dei mercati azionari è stato terribile. Le Borse hanno iniziato in pesante ribasso, continuando nella discesa di venerdì. Che l’avvio delle contrattazioni in Europa sarebbe stato difficile lo si era intuito dalla chiusura delle Borse asiatiche. Oggi, poco prima che i mercati azionari dell’Europa aprissero, a Tokio l’indice Nikkei 225 aveva chiuso con un ribasso vicino al 3%. I listini cinesi registravano perdite simili. L’apertura degli scambi in Europa è stata da incubo. Le prime contrattazioni hanno fatto segnare una discesa dei prezzi tra il 5% e il 6%. Sul mercato si sono riversati gli ordini di vendita che non avevano trovato spazio nella seduta di venerdì.

Avvio da incubo per le Borse e per Piazza Affari poi però sui listini si è verificata una situazione inaspettata

Tuttavia, dopo mezz’ora di scambi è accaduta una improvvisa inversione. Come per magia le vendite si sono quasi azzerate e i book dei broker hanno iniziato a popolarsi di ordini di acquisto. Così, prima lentamente e poi sempre con più decisione, le Borse hanno iniziato a recuperare il terreno perso in avvio. A metà giornata alcuni listini sono tornati anche in territorio positivo. L’indice Euro Stoxx 50 attorno alle 15 si è avvicinato a guadagnare un punto percentuale. La stessa Borsa italiana alle 15 era in rialzo di quasi lo 0,6%.

Purtroppo la pesante apertura di Wall Street ha riportato le vendite sui listini. Probabilmente hanno venduto soprattutto i trader che avevano acquistato in mattinata e che hanno deciso di monetizzare i guadagni. Alla fine della seduta l’Euro Stoxx 50 ha perduto l’1,2%, la Borsa tedesca è scesa del 2% circa e Parigi dell’1,3%. La Borsa di Londra ha limitato le perdite allo 0,3%, mentre Piazza Affari ha chiuso con un calo dell’1,3%. Questo risultato può essere anche considerato positivo poiché in avvio di seduta l’indice maggiore della Borsa italiana era arrivato a perdere il 6%. Alla fine il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha chiuso a 22.160 punti.

Cosa ha zavorrato le Borse oggi

Il timore che gli USA decidano un embargo di petrolio dalla Russia ha scatenato oggi un avvio da incubo per le Borse. Il Presidente Biden vorrebbe vietare l’import del petrolio russo in USA anche senza l’accordo con gli europei. Questa notizia ha mandato alle stelle il prezzo del greggio in apertura dei mercati. Il petrolio WTI ha toccato un massimo a 126 dollari al barile, per scendere nel tardo pomeriggio a 118 dollari. Il future sul petrolio non toccava un simile prezzo dal settembre del 2008. Il timore degli operatori è che il valore dell’oro nero a questi livelli possa danneggiare la ripresa economica, specialmente in Europa.

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