Pubblicato il 10 Giugno nel nostro Blog Riservato
L’aumento di capitale di MPS credo passerà alla storia (più o meno come quello di SEAT) per alcune peculiarità che ne fanno già da ora un unicum.
Decidere cosa sia meglio fare risulta realmente difficile essendo le variabili in campo talmente tante e così differenti tra loro che il tutto assomiglia più a un gioco d’azzardo che a uno strumento di investimento/speculazione.
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Proviamo a fare qualche piccola e veloce analisi:
Supponiamo di avere in portafoglio titoli MPS acquistati prima dell’ADC e di non essere intenzionati a mettere ulteriore capitale nella banca; qui la prima discriminante è ovviamente il prezzo di carico storico. Ipotizzando di averli a un prezzo ben al di sotto della chiusura di settimana scorsa, risulterebbe conveniente vendere sia il titolo (oggi proverà a fare prezzo in asta at 2,216) che i diritti caricati sul dossier portando a casa un utile. Se il prezzo di carico fosse a ridosso della chiusura de venerdì scorso bisognerebbe attendere (con l’azione a questi livelli) un valore dei diritti un po’ più alto dei livelli attuali per poter lucrare un gain. In caso il prezzo di carico fosse ben più alto ci sarebbero poche scelte da fare: o si aderisce abbassandone il valore o si chiude il tutto prendendosi la perdita. Una strategia possibile sarebbe anche quella di vendere il titolo e tenersi i diritti sottoscrivendo l’aumento con risultato di abbassarne il prezzo di carico
Vediamo ora la situazione in cui non si hanno i titoli in portafoglio. Per assurdo oggi se si potesse shortare il titolo e acquistando i diritti ai prezzi attuali, ci troveremmo nella situazione di sottoscrivere X azioni at 1,49 vendendone sempre X at 2,216 lucrando circa un 48% di utile………….. capite bene che c’è qualcosa di strano in tutto ciò. Forse qualcuno dall’estero ci riesce anche………
Le prospettive? Difficile a dirsi ma molto probabilmente a fine ADC il titolo potrà tornare sui livelli di partenza (area 1,50); per poi andare dove? La banca di certo non risolve tutti i suoi problemi con questa operazione, ma se la fiducia sul nostro mercato proseguisse, se i titoli di stato rimanessero ben comprati (MPS ne ha in pancia tantissimi), se l’istituto dovesse restituire senza problemi i MontiBonds e iniziasse seriamente una politica di ristrutturazione aziendale, credo che il titolo potrebbe dare soddisfazioni incredibili nel medio/lungo periodo (un po’ come fece Unicredit) non senza momenti di sell off o quantaltro.
Il file excell dà la possibilità di verificare tutti i vari scenari imputando i seguenti valori: numero di diritti da acquistare, prezzo dell’azione e prezzo dei diritti.
Buon PALIO a tutti.
Alessandro Nuti
10 Giugno 2014