Una norma di particolare interesse del decreto Rilancio riguarda la ricapitalizzazioni per le società quotate. Per esse il legislatore prevede forme “più snelle” per ricorrere al mercato ed attingere provviste monetarie. Senza per forza passare sempre dal canale del debito bancario (o delle emissioni obbligazionarie). La norma è particolarmente importante considerato che da un lato i pesanti crolli di Borsa di marzo hanno decimato i valori di molte blue chip. Ma soprattutto il prolungato fermo operativo ha drenato molta liquidità dalle casse societarie. Vediamo allora i contorni del decreto Rilancio, aumenti di capitali veloci per le società quotate in Borsa.
I livelli degli interventi
Nelle intenzioni del Governo c’è la volontà di intervenire su due piani della stessa operazione straordinaria d’impresa (adc). Ovvero 1) in tema di adozione della delibera assembleare di aumento di capitale (adc), b) della sua esecuzione.
Prima misura. Sul piano della delibera, viene congelato (fino al 31.12.2020) il quorum deliberativo rafforzato a favore del quorum a maggioranza semplice. Vuol dire che per la delibera di adc non occorre il voto favorevole dei due terzi del capitale in assemblea, ma solo il 50%. Unica condizione è che all’assemblea sia presente almeno la metà del capitale
L’ingresso di “soci forti” nel capitale sociale
La seconda misura riguarda la possibilità di ingresso nel capitale dell’azienda di uno o più investitori forti. In sostanza si sterilizzano i diritti di opzione. Questo ingresso “speciale” è consentito solo se l’adc non superi l’ammontare del 20% del capitale societario. E viene introdotto sempre in via eccezionale fino a tutto dicembre 2020. È chiaro che un ipotetico ingresso di un socio forte nel capitale andrebbe a diluire a cascata rapporti di forza dei vecchi soci. Ossia questi ultimi diminuirebbero sia le lo quote di partecipazione al capitale, che del riparto degli utili.
Il dimezzamento dei termini
La terza misura introdotta sarà quella del dimezzamento dei tempi chiesti per legge per la convocazione dell’assemblea. Che passeranno dai vecchi 30 a 15 giorni. Anche quest’ultima norma ha carattere speciale e temporaneo, ovvero solo fino a tutto il 2020.
Decreto Rilancio, aumenti di capitali veloci per le società quotate in Borsa
Il problema delle ricapitalizzazioni veloci affrontato dal legislatore nazionale in realtà è geograficamente molto più vasto. I tracolli di Borsa e il prolungato lockdown hanno eroso la liquidità di molte società quotate (si pensi ai titoli industriali). Anche in sede UE è in atto uno studio su come offrire risposte concrete al problema. Secondo le indiscrezioni di stampa, la direzione verso cui ci si orienta punta a uno snellimento degli iter. E non tanto sulla forma, cioè degli schemi e/o documenti da presentare. Anche se, è verosimile, una consistente semplificazione “burocratica” non è da escludere a priori. Almeno per tutta la fase dell’emergenza.