Molti credo che per il solo fatto di rispettare passivamente le norme del Codice della Strada si abbia sempre e comunque ragione in caso di incidente o infrazione. Sicuramente è di forza la posizione di chi alla guida di un veicolo rispetti esattamente le norme che regolano la circolazione. Vi sono dei casi, però, in cui non basta rispettare la segnaletica stradale e le norme sulla circolazione per avere completamente ragione.
Come ha più volte ricordato la Corte di Cassazione, ad esempio con la sentenza 1403 del 2016, l’articolo 140 del Codice della Strada pone una generale regola di prudenza. Questo significa che gli utenti della strada devono comportarsi in modo da non costituire pericolo o intralcio alla circolazione stradale. E questo in modo che sia in ogni caso salvaguardata la sicurezza stradale. In poche parole, l’articolo 140 pone la norme più importante tra quelle della circolazione stradale, cioè la regola della prudenza generale.
Attenzione quando si passa con il verde ai semafori e si fa un incidente perché non sempre si ottiene il risarcimento
Quando un’automobilista è al volante la prima regola, che prevale su tutte le altre, è comportarsi in maniera prudente. Se abbiamo il semaforo verde e vediamo che dall’altro lato c’è un conducente che attraversa con il rosso, dobbiamo fermaci ove questo sia possibile. Se vediamo una macchina che non rispetta il segnale di stop ad un incrocio e passa comunque, abbiamo il dovere di fermaci ove vi sia lo spazio per farlo.
Insomma, nel rispettare tutte le singole norme della circolazione dobbiamo sempre essere prudenti e fare attenzione. Non solo per la nostra ed altrui sicurezza, ma anche ai fini di un processo che nasca dall’eventuale incidente. Il giudice, infatti, si assicurerà non solo di verificare se abbiamo rispettato le norme del Codice della Strada, ma anche se nel farlo siamo stati prudenti.
Il caso analizzato dalla giurisprudenza
Questo è proprio il caso affrontato dalla sentenza 1649 del 2022 del Tribunale di Milano. Il giudice ha detto di prestare attenzione quando si passa con il verde al semaforo perché vi sono dei casi in cui non abbiamo del tutto ragione. La vicenda era quella di un motociclista che aveva la precedenza all’incrocio visto il semaforo verde.
Il giudice gli riconosceva, in ogni caso, metà della responsabilità dell’incidente perché il solo fatto che il semaforo fosse verde non escludeva l’obbligo di prudenza. Infatti per le dinamiche dell’incidente non era possibile escludere che il motociclista avrebbe potuto fermarsi pur con il semaforo verde ed evitare così l’incidente. Da questo comportamento poco prudente e poco attento nell’attraversamento dell’incrocio il giudice ha fatto discendere la responsabilità del motociclista.