Poche settimane fa la Corte di Appello di Torino ha accolto il ricorso di uno studio legale che difendeva un cliente, riconoscendo il nesso di causa-effetto tra l’abuso del cellulare e l’insorgere di un tumore. In particolare: quello al nervo acustico. Non facciamoci prendere dal panico, perché il pronunciamento parla chiaramente di “abuso” del cellulare, il che equivale a dire, passare ore intere della giornata al telefono. La sentenza, comunque, ha riaperto un dibattito mai chiuso, che si era momentaneamente interrotto per l’emergenza coronavirus. Ancora oggi, comunque la stessa OMS ricorda di limitare l’uso del cellulare. Utilizzare possibilmente gli auricolari, per evitare proprio dei danni ipotizzabili al cervello e al nervo acustico.
Non bisogna comunque allarmarsi
La medicina stessa, i laboratori di ricerca e prevenzione sul cancro ricordano che, nonostante studi sempre più complessi, non esiste ancora un vero e proprio pericolo cellulare. Bisogna però, come in tutte le cose, utilizzare il giusto mezzo. Soprattutto, attenzione quando parliamo al cellulare e c’è poco campo perché è il momento in cui subiamo l’attacco delle onde elettromagnetiche. Il consiglio della stessa OMS in questo frangente, cioè in caso di scarsa copertura del segnale, è di interrompere la telefonata e aspettare. Allo stesso modo, quando componiamo il numero di telefono, cerchiamo di tenere lontano l’apparecchio del viso, perché è in corso la massima potenza delle onde.
Gli accorgimenti
In materia di sicurezza all’uso del cellulare anche le associazioni di categoria a tutela dei consumatori, hanno diramato delle mini-guide, i cui punti principali sono:
- cercare di usare l’auricolare, o il vivavoce, per tenere l’apparecchio più lontano possibile dalla testa e ridurre il rischio delle onde emesse;
- fare delle telefonate brevi e, come detto fare attenzione quando parliamo al cellulare e c’è poco campo perché è il momento in cui subiamo l’attacco delle onde elettromagnetiche più concentrate;
- tenere i bambini più piccoli lontani da cellulari e tablet.
Questi consigli sono stati ripresi dall’Agenzia internazionale per la ricerca contro i tumori, la IARC, in uno studio più ampio sulle possibili concause cancerogene delle onde elettromagnetiche. A supporto anche un altro ente internazionale rinomato: il National Toxicology Program. Questi ha ribadito di cercare di limitare l’uso del cellulare e non abusarne per non esporre comunque il cervello a possibili rischi. In merito, rimandiamo anche alla lettura di un nostro articolo, fondato sempre sugli studi di questi enti specifici.
Approfondimento
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